Bonus occhiali. La validazione del voucher

L'utilizzo del voucher non è immediato, ma bisogna sempre attendere la sua validazione da parte dell'esercente
2 anni fa
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bonus occhiali, cosa serve per fare domanda

Grazie al bonus occhiali, le famiglie a basso reddito possono ottenere uno sconto sull’acquisto dei nuovi occhiali da vista. Il bonus può essere richiesto esclusivamente per via telematica dalla piattaforma web www.bonusvista.it, tramite Spid di livello 2 o superiore, oppure la Carta di identità elettronica (Cie) 3.0 o la Carta nazionale dei servizi (Cns).

Ottenuto il voucher, il suo utilizzo non può essere immediato. Infatti, una volta che il buono è stato presentato all’esercente il riconoscimento dello sconto passa dall’attivazione di una procedura che è finalizzata alla sula validazione.

Vediamo in cosa consiste la validazione del bonus occhiali e chi deve occuparsene.

Il bonus occhiali

La Legge n°178/2020, Legge di bilancio 2021 ha previsto il c.d. bonus occhiali. Si tratta di un contributo di 50 euro riconosciuto alle famiglie con un ISEE basso che hanno necessità di acquistare occhiali da vista

In particolare, il contributo spetta per l’acquisto dal 1° gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2023 di:

  • occhiali da vista;
  • lenti a contatto correttive.

Non c’è una spesa massima agevolabile e il bonus spetta anche per l’acquisto di occhiali da sole graduati.

Possono beneficiare del bonus i membri di nuclei familiari con un ISEE non superiore ad euro 10.000 euro annui che a partire dal 1° gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2023, hanno acquistato o acquisteranno occhiali da vista ovvero lenti a contatto correttive.

Il bonus può essere richiesto esclusivamente per via telematica dalla piattaforma web www.bonusvista.it, tramite Spid di livello 2 o superiore, oppure la Carta di identità elettronica (Cie) 3.0 o la Carta nazionale dei servizi (Cns).

Il bonus occhiali. La validazione del voucher

Ci sono due modalità per richiedere il bonus occhiali, a seconda se l’acquisto sia stato già effettuato o meno prima dell’attivazione della piattaforma tramite la quale richiedere l’agevolazione.

In particolare, il richiedente potrà scegliere tra le due modalità di accesso al beneficio:

  • emissione di un voucher del valore di 50 euro per ogni soggetto beneficiario
  • rimborso di 50 euro per l’acquisto già effettuato di occhiali da vista o lenti correttive (il rimborso è ammissibile per acquisti effettuati a partire dal 1° gennaio 2021 fino al 4 maggio 2023).

L’istanza di rimborso deve essere presentata entro e non oltre 60 giorni dall’attivazione dell’applicazione web, entro il 3 luglio 2023.

Il rimborso del bonus vista puo’ essere effettuato solo sul conto corrente del richiedente o di un componente del nucleo familiare.

Detto ciò, laddove si richieda il voucher, lo stesso non può essere utilizzato nell’immediato. Nel senso che scelto l’occhiale o le lenti a contatto correttive, bisognerà sempre aspettare la validazione del voucher da parte dell’esercente. Anche se c’è da dire che, ammenochè non si comprino gli occhiali già graduati, la preparazione delle lenti in base alle esigenze e alla patologia del cliente richiede sempre qualche giorno.

A ogni modo, la consegna degli occhiali non potrà avvenire prima della validazione del voucher. La validazione dei buoni avviene tramite il portale del bonus occhiali: l’esercente inserisce il codice del buono, il proprio codice esercente e l’importo da validare.

Da qui, il buono sarà effettivamente utilizzabile.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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