“I tuoi clienti più insoddisfatti sono la tua più grande fonte di apprendimento” diceva Bill Gates. Ed è proprio così, sono sempre più gli utenti che sono delusi dai call center dei propri gestori, figuriamoci da quelli degli altri che sono sempre più aggressivi.
C’è qualcuno che nelle ultime settimane non ha ricevuto una chiamata da uno di questi call center il cui obiettivo è quello di far cambiare fornitore di energia o vendere un nuovo contratto?
Sicuramente il numero delle persone che non ha ricevuto una telefonata di questo genere si può contare sulle dita delle mani.
Proprio per questo l’Antitrust e l’Arera hanno elaborato un vademecum che aiuta i consumatori a districarsi nella giungla di contatti che oramai sono continui e giornalieri. Ecco cosa fare.
I consigli da tenere a mente
“Difenditi così” è la campagna messa a punto dall’Arera insieme con l’Antitrust per aiutare i consumatori a difendersi dai call center aggressivi. Sono, infatti, sempre più frequenti le telefonate commerciali da parte dei call center che cercano di indurre gli utenti a cambiare fornitore di luce e gas, soprattutto adesso che il mercato tutelato che sta per terminare.
Molto spesso, però, queste chiamate si rivelano ingannevoli o aggressive e la conseguenza è che poi si ricevono bollette più alte. Cosa fare allora per difendersi? Prima di tutto è necessario chiedere a chi chiama di identificarsi, deve rendere noto il nome della società per la quale lavora e perché sta chiamando.
Tutti devono sapere, poi, che un contratto concluso al telefono diventa vincolante solo se il consumatore dà conferma anche in forma scritta. Nel caso in cui si voglia invece utilizzare un’altra modalità, serve un espresso consenso da parte dell’utente che deve essere conservato dalla società di vendita e che il cliente può sempre consultare.
Vademecum
Quando si ricevono telefonate da call center aggressivi che inducono a cambiare fornitore di luce e gas perché in questo modo si riceveranno bollette più leggere, non bisognerà lasciarsi condizionare. Inoltre non ci si dovrà far influenzare nemmeno se tali call center prospettano il rischio di possibili stop alla fornitura dato che il mercato tutelato sta per terminare (gennaio 2024 salvo proroghe).
Un’altra regola da seguire sarà quella di chiedere tutte le informazioni che servono per capire meglio le caratteristiche dell’offerta. Se questa non risulterà chiara, si potrà chiedere anche all’operatore call center la documentazione scritta per valutare meglio la proposta fatta. Non dimentichiamo, poi, che il venditore di telefonia, luce e gas, poi, dovrà mettere a disposizione del consumatore anche la scheda di confrontabilità e quella sintetica che potranno aiutare meglio a capire l’offerta.
Bollette luce, gas e telefonia: 10 consigli per difendersi dai call center aggressivi
Il prezzo delle eventuali bollette di luce, gas e telefonia è un’altra regola da tenere a mente quando si ricevono telefonate da call center aggressivi. Quello che viene comunicato, infatti, non è il complessivo. L’operatore deve indicare per bene il costo (se fisso o indicizzato) e soprattutto se esso si modificherà.
Altro suggerimento è quello di verificare il contratto finale: occorre controllare che sia lo stesso di quello illustrato dall’operatore. Ricordate inoltre che tutti hanno il diritto di annullare il contratto, si hanno 14 giorni di tempo.
Qualora, infine, si ricevesse una bolletta di una nuova società di vendita senza aver espresso il consenso di cambiare fornitore sarà possibile chiedere a quest’ultimo di fornire la prova del nuovo contratto inviando un reclamo scritto.
Nel caso di restasse vittime di attivazioni non richiesta secondo l’articolo 66-quinquies del Codice del Consumo, si potrà non pagare la fattura.
In conclusione, seguendo i suggerimenti appena diramati, ci si potrà difendere dai call center aggressivi. Quelli che cercano di proporre contratti per loro “migliori” per risparmiare sulle bollette di luce, gas e telefonia.