La pensione di invalidità è una prestazione economica erogata dall’INPS. Spetta, come lo stesso nome della misura sottolinea, a soggetti che sono affetti da malattie o minorazioni fisiche o psichiche che hanno ridotta la loro capacità lavorativa di almeno un terzo. Si tratta dei cosiddetti invalidi civili, riconosciuti tali dalla competente commissione medica che fa capo alle ASL. La pensione di invalidità altro non è che un sostegno al reddito riconosciuto a chi non è più in grado di svolgere qualsiasi lavoro.
“Buonasera, mi chiamo Laura e volevo sapere cosa posso sfruttare adesso che mio marito ha avviato le pratiche per l’invalidità. Volevo conoscere le misure che posso sfruttare dal punto di vista economico in attesa che la commissione medica ci dia il verbale con il grado di disabilità di mio marito. Grazie per la vostra risposta.”
Pensione di invalidità civile: importi e requisiti. Ecco le cose che bisogna sapere
Per avere diritto alla pensione di invalidità bisogna l’interessato deve rispettare determinate condizioni. La persona affetta da questa riduzione, pari ad almeno 1/3 della sua capacità lavorativa, può accedere a determinati benefici. E senza particolari ulteriori requisiti da rispettare come invece sono necessari per la pensione di inabilità da lavoro o l’assegno ordinario di invalidità. Misure queste che spesso sono confuse con la pensione di invalidità civile. Il beneficio spetta ai cittadini italiani ma anche ai rifugiati, agli apolidi, ai cittadini della Repubblica di San Marino, ai cittadini dei Paesi Ue ed agli stranieri di Paesi extra Ue con permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo. Necessario però avere la residenza effettiva in Italia, essendo la prestazione di natura assistenziale.
Agli invalidi la legge concede alcune agevolazioni e non solo di natura economica. Per esempio l’interessato ha diritto a prestazioni protesiche e ortopediche, a essere iscritto nelle liste di collocamento come categoria protetta per il ricollocamento mirato, all’esenzione dal ticket. Dal punto di vista economico invece, si può avere diritto, in base alle circostanze ed alla tipologia di soggetto richiedente, all’assegno mensile, alla pensione di inabilità, all’indennità di accompagnamento, all’indennità di frequenza e infine all’assegno sociale.
Assegno mensile per invalidità civile, cifre e normativa
L’assegno di invalidità civile, chiamato pure assegno mensile, riguarda gli invalidi che hanno i seguenti requisiti:
- età compresa tra 18 e 67 anni (età pensionabile oggi vigente ma da adeguare all’aspettativa di vita nel futuro);
- grado di invalidità non inferiore al 74%;
- reddito entro il limite stabilito annualmente dalla legge;
- essere disoccupato o con una attività lavorativa da cui recupera un reddito inferiore a quello stabilito annualmente dalla legge.
L’assegno mensile per invalidità civile viene pagato per 13 mensilità, quindi comprensivo di tredicesima. Ma non può essere percepito insieme a qualsiasi pensione diretta erogata dall’assicurazione generale obbligatoria (AGO). La facoltà dell’interessato è quella di scegliere la misura a lui più di favore tra quelle economiche prima citate. Per esempio si può optare per la pensione di inabilità. Questa prestazione spetta a chi ha una invalidità totale, al 100%.
Altri benefici economici per i disabili
Se la commissione medica ha certificato l’invalidità al 100% ed in aggiunta l’impossibilità a svolgere le comuni mansioni della vita di tutti i giorni, c’è anche l’indennità di accompagnamento. Oltre alla gravità della disabilità, l’accompagnamento viene concesso a condizione che il disabile non sia ricoverato presso strutture pubbliche o convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale. Questo perché l’accompagnamento serve proprio per consentire all’invalido di restare al suo domicilio e vivere dignitosamente nonostante le minorazioni.
Cosa si può prendere dal punto di vista economico: invalidità, importi e requisiti
Nel 2023 l’assegno mensile di invalidità è pari a 386,27 euro mensili. Il limite reddituale da non superare per poter percepire il trattamento è di 9.102,34 euro. Per quanto concerne l’assegno di inabilità invece, l’importo è di € 313,91, ed il limite reddituale è pari a 17.920,00 euro. L’indennità di frequenza, è pari a 313,91 euro mensili con un reddito annuo del nucleo familiare non superiore all’importo di 5.391,88 euro. Infine per l’indennità di accompagnamento l’importo è pari a 527,16 euro al mese.