Dichiarazione IVA 2023, pioggia di lettere via PEC: come mettersi in regola

I contribuenti IVA stanno ricevendo dal fisco una comunicazione di irregolarità sulla Dichiarazione IVA 2023
1 anno fa
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Dichiarazione IVA 2023, pioggia di lettere: come mettersi in regola

Arriva l’alert dall’Agenzia delle Entrate per i contribuenti IVA che hanno omesso di inviare il modello di Dichiarazione IVA 2023 (anno d’imposta 2022).

Un alert che permetterà di mettersi in regola pagando una sanzione molto ridotta rispetto a quella piena prevista per l’omissione dell’adempimento. In sostanza, l’Agenzia delle Entrate sta facendo recapitare una comunicazioni ai soggetti obbligati alla Dichiarazione IVA 2023 che non hanno inviato il relativo modello entro la scadenza ordinaria dello scorso 2 maggio.

In realtà la scadenza sarebbe stata il 30 aprile 2023.

Tuttavia, essendo tale data di domenica ed essendo il 1° maggio anch’esso festivo, il tutto è slittato al primo giorno lavorativo successivo.

Le sanzioni (piena e ridotta)

Per coloro che omettono la Dichiarazione IVA si rende applicabile la sanzione di cui all’art. 5 comma D. Lgs. n. 471/1997, ai sensi del quale:

  • se la Dichiarazione IVA 2023 è inviata oltre i 90 giorni ma entro il termine della Dichiarazione IVA 2024 (anno d’imposta 2023) e, in ogni caso, prima dell’inizio dell’attività di accertamento, c’è la sanzione dal 60% al 120% dell’imposta dovuta, con un minimo di 200 euro. Se, però, non sono dovute imposte, la sanzione si applica in misura fissa, da 150 a 1.000 euro.
  • laddove, la presentazione avviene oltre il menzionato termine, si applica la sanzione proporzionale dal 120% al 240% dell’ammontare dell’imposta dovuta, con un minimo di 250 euro.

Nel caso in cui, tuttavia, la dichiarazione è inviata entro i 90 giorni dal termine ordinario, non si configura omissione. Infatti, in tal caso di parla di dichiarazione tardiva e il contribuente verserà per tale irregolarità solo una sanzione pari a 1/10 del minimo, ossia 1/10 di 250 euro (25 euro).

Dichiarazione IVA 2023 omessa, l’alert via PEC

Con l’intento di favorire l’adempimento spontaneo, quindi, l’Agenzia Entrate sta facendo recapitare agli inadempienti una comunicazione in cui li avverte della possibilità di poter regolarizzare la posizione inviando la Dichiarazione IVA 2023 “tardiva”.

Quindi, inviarla entro il 31 luglio 2023 pagando la sanzione di 25 euro.

Tale comunicazione arriva sulla PEC del contribuente ed è consultabile anche all’interno dell’area riservata del portale informatico dell’Agenzia delle Entrate. La si può trovare nel “Cassetto fiscale” e nell’interfaccia web “Fatture e Corrispettivi”.

Questa campagna di regolarizzazione è stata annunciata con il Provvedimento Prot. n. 210441/2023.

Riassumendo…

  • i contribuenti obbligati alla Dichiarazione IVA 2023 (anno d’imposta 2022) doveva inviarla entro il 2 maggio 2023 (il 30 aprile era domenica e il 1° maggio festivo)
  • chi ha omesso l’adempimento può rimediare entro i successivi 90 giorni (31 luglio 2023) pagando una sanzione di 25 euro
  • dopo i 90 giorni la dichiarazione si considera omessa e l’Agenzia Entrate irrogherà la sanzione piena di cui all’art. 5 comma D. Lgs. n. 471/1997
  • l’Agenzia Entrate sta facendo recapitare una comunicazione via PEC ai contribuenti che non hanno inviato la Dichiarazione IVA 2023 entro il 2 maggio
  • la comunicazione ricorda che ci sono ancora 90 giorni per farlo limitando i danni con la sanzione di soli 25 euro.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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