In un periodo di aumenti di ogni genere in cui anche 1 euro può fare la differenza, è opportuno evitare che i propri conti diventano dormienti. Perché, che rischio c’è? Il pericolo è quello di perdere tutto il denaro presente su di essi. Ciò però avviene solo dopo dieci anni dalla consegna alla Consap.
I soldi sono pochi, gli stipendi sono sempre gli stessi per cui bisogna gestire in modo oculato le proprie finanze e non dimenticare di avere dei conti aperti è un’operazione fondamentale da compiere.
Per questo sarebbe utile fissare sempre nella mente le parole di Bob Dylan “i soldi parlano, ma dicono solo addio”.
Mantenere i contratti attivi
Per evitare che i conti diventino dormienti è necessario mantenerli attivi e aggiornare regolarmente i dati di contratto con la banca o le Poste. Qualora un proprio familiare muoia, sarebbe inoltre opportuno contattare l’istituto di credito o le autorità competenti per avere informazioni e assistenza per il recupero di eventuali fondi rimasti inutilizzati.
A chi si chiede che sono i conti dormienti, rispondiamo che sono quelli sui quali non vengono eseguite delle operazioni per dieci anni. Trascorso questo periodo, i conti sono consegnati alla Consap (quelli superiori ai 100 euro) e dopo ulteriori dieci anni se nessuno li reclama non sono più esigibili. È la legge del 23 dicembre 2005 ad aver disciplinato la gestione di tali conti che possono essere anche i libretti di risparmio. Essa comunica che la prescrizione scatta dalla data di scadenza del prodotto finanziario e non dal ritrovamento delle stesso per cui, ripetiamo, è necessario controllare di non avere rapporti in essere.
Nel caso in cui la somma del proprio conto sia stata trasferita al Consap per ottenere il rimborso, come spiega Facile.it, si dovrà inviare una raccomandata a mano o A/R all’indirizzo: Consap S.p.A – Rif.
Conti dormienti: attenzione alla data del 29 giugno e del 23 ottobre, si rischia di perdere tutto
Come spiegato, i conti dormienti sono quei rapporti bancari/postali di importo maggiore di 100 euro sui quali non è avvenuta alcuna movimentazione in un arco temporale di 10 anni. Trascorso tale periodo il conto passa alla Consap che è la Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici dipendente dal Ministero dell’Economia. Trascorsi altri dieci anni, infine, se il titolare o l’erede non chiede il rimborso, la somma viene utilizzata per finanziare attività e uffici di pubblico interesse.
Nel caso dei libretti postali, Poste Italiane ha diramato un avviso nel quale si legge che presso gli uffici postali si troverà l’elenco provinciale dei libretti “dormienti” alla data del 31 marzo 2023 perché non movimentati da 10 anni di saldo superiore ai 100 euro. I titolari di tali rapporti dovranno entro il 26 ottobre prossimo rendicontare il libretto e consentire il censimento anagrafico di quest’ultimo. Dopo tale data, se Poste non riceverà alcuna disposizione, estinguerà il libretto e le somme presenti su di esso saranno devolute al Fondo istituito dalla Finanziaria.
Inoltre a breve, entro il 29 giugno, i titolari dei libretti dormienti alla data del 30 novembre 2022 dovranno eseguire la medesima operazione, pena l’estinzione del libretto. Sul sito ufficiale di Poste Italiane si potrà consultare l’elenco di tutti i libretti dormienti. In alternativa si potranno chiedere informazioni agli uffici postali o chiamare il numero verde gratuito 800003322.
Riassumendo….
1. I conti dormienti sono rapporti bancari/postali sui quali non è avvenuto alcun movimento per 10 anni
2. Per riattivare tali conti basta eseguire una semplice operazione
3. Dopo dieci anni il rapporto passa al Consap
4. Nel caso si abbiano libretti postali, attenzione alle date del 29 giugno e del 23 ottobre in quanto essi andranno in prescrizione.