Chi fa il servizio civile in Italia percepisce un assegno come “remunerazione” per ciò che svolge. Si tratta del c.d. assegno di civile” che costituisce, a tutti gli effetti, un reddito.
Molti, tuttavia, si chiedono se tale assegno debba essere poi riportato in dichiarazione (Modello 730 o Modello Redditi). Chi nell’anno d’imposta ha percepito l’assegno avrà comunque, come qualsiasi altro lavoratore, la propria CU (certificazione unica) in cui, sarà certificato l’importo percepito nell’anno d’imposta di riferimento.
Il servizio civile
Il servizio civile è la scelta “volontaria” di dedicare alcuni mesi della propria vita (dagli 8 ai 12) al servizio di difesa, non armata e non violenta, della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica italiana, attraverso azioni per le comunità e per il territorio.
Esistono diversi progetti e settori in cui è possibile farlo. Ad esempio, i settori di intervento in Italia e all’estero nei quali gli Enti propongono i progetti che vedono impegnati gli operatori volontari sono:
- assistenza
- protezione civile
- patrimonio ambientale e riqualificazione urbana
- patrimonio storico, artistico e culturale
- educazione e promozione culturale, paesaggistica, ambientale, dello sport, del turismo sostenibile e sociale
- agricoltura in zona di montagna, agricoltura sociale e biodiversità
- promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo
- promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero.
Lo si può fare una sola volta nella vita ed è riservato ai giovani, ossia a chi ha tra i 18 e i 28 anni di età.
L’assegno di servizio civile nel 730: aspetti fiscali
Oggi, l’assegno di servizio civile non sono più inquadrato tra i compensi assimilati a lavoro dipendente. Costituisce, invece, un ”reddito esente”. Quindi, reddito non soggetto a nessuna imposizione tributaria.
Pertanto, come tale non va dichiarati nel 730 o Modello Redditi.
Ad ogni modo, il percettore dell’assegno di servizio civile deve recuperare la Certificazione Unica che attesta l’assegno stesso percepito.
A questo proposito, il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, con avviso presente sul proprio sito istituzionale, ha fatto sapere che la CU 2023 (anno d’imposta 2022) è disponibile dal 15 marzo scorso.
Il documento certifica, dunque, l’assegno di servizio civile il Dipartimento ha corrisposto nell’anno d’imposta 2022. E’ scaricabile dall’area riservata volontari a cui poter accedere con credenziali SPID. La certificazione potrà essere scaricata entro e non oltre il 28 febbraio 2024.
Riassumendo…
- l’assegno di servizio civile non è più considerato reddito assimilato a quello da lavoro dipendente
- l’assegno di servizio civile è reddito esente e non va indicato in dichiarazione redditi
- chi ha percepito l’assegno nel 2022 può scaricare (entro e non oltre il 28 febbraio 2024) la CU 2023. Ciò può essere fatto accedendo all’area riservata volontari del sito istituzionale del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale.