Permessi Legge 104, è possibile andare al mare?

I disabili e famigliari che prestano loro assistenza possono andare al mare mentre usufruiscono dei permessi Legge 104?
1 anno fa
2 minuti di lettura

“Il mare non sa niente del passato. Sta lì, non ci chiederà mai di spiegargli nulla. Le stelle, la luna, stanno lì, e continuano a illuminarci, brillano per noi. Che cosa vuoi che importi, a loro, quello che è successo? Ci fanno compagnia e ne sono felici”, afferma Ildefonso Falcones. Il mare rappresenta da sempre il luogo ideale in cui potersi rilassare e staccare la spina dai vari impegni della vita quotidiana.

In grado di tenerci compagnia sia nei momenti belli che brutti, non stupisce che siano in molti ad attendere con impazienza ogni anno l’arrivo dell’estate proprio per fare un bel tuffo in mare.

Meta particolarmente ambita sia da grandi che da piccini, è possibile andare al mare mentre si usufruisce dei permessi Legge 104? Ecco come funziona.

Permessi Legge 104, chi può farne richiesta

I lavoratori con disabilità grave e i famigliari che prestano loro assistenza hanno diritto a tre giorni di permessi retribuiti al mese che possono essere frazionati anche a ore. In particolare possono farne richiesta i genitori, il coniuge, il convivente more uxorio in caso di unione civile, così come parenti e affini entro il 2° grado. In determinati casi possono richiedere i giorni di permesso anche i parenti e affini entro il 3° grado. Ovvero solamente nel caso in cui i soggetti prima citati siano affetti da disabilità, abbiano compiuto 65 anni, oppure siano invalidi.

Permessi Legge 104, è possibile andare al mare?

I disabili e famigliari che prestano loro assistenza possono andare al mare mentre usufruiscono dei permessi Legge 104? Ebbene, la risposta differisce a seconda del soggetto e del motivo alla base di tale richiesta. Entrando nei dettagli, un lavoratore a cui è stata riconosciuta una grave disabilità può andare al mare mentre usufruisce dei permessi Legge 104 senza incorrere in alcun tipo di problema.

Tale misura, d’altronde, viene concessa proprio per permettere ai disabili di poter staccare la spina e riposarsi.

Questo perché per i soggetti in questione il lavoro può risultare più gravoso rispetto ai colleghi senza disabilità. Ne consegue che ogni tipo di attività svolta dal lavoratore disabile mentre usufruisce del permesso Legge 104 viene considerata legittima.

Il lavorante che assiste un familiare disabile può andare al mare durante i permessi 104?

La situazione differisce se a farne richiesta è il lavoratore che assiste un famigliare non autosufficiente. Il soggetto in questione ha l’importante compito di garantire alla persona disabile il sostegno di cui ha bisogno. Se richiede il permesso per andare al mare, senza prendersi cura del familiare disabile, è considerato un abuso. In tal caso il lavoratore rischia di essere licenziato per giusta causa. Ma non solo, è possibile anche essere denunciato per truffa aggravata nei confronti dello Stato, poiché beneficia un diritto senza rispettare i relativi doveri richiesti.

Vi è però un’eccezione. Ovvero se la giornata è organizzata per accompagnare la persona disabile al mare o a scopo terapeutico. In tale circostanza si continua ad assistere il famigliare con disabilità e pertanto non è commesso alcun illecito. Ne consegue che se la persona disabile ti accompagna in spiaggia è possibile beneficiare dei permessi 104 senza rischiare di incorrere in spiacevoli conseguenze.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

rottamazione cartelle
Articolo precedente

Rottamazione cartelle, si può fare ricorso dopo il 30 giugno 2023?

Yen debole, ai minimi da 8 mesi contro il dollaro
Articolo seguente

La debolezza dello yen, ai minimi da 8 mesi, è una buona notizia per l’Europa che può diventare cattiva