L’età della pensione si allunga, ma c’è ancora chi ci può andare a 58 anni

Alcune categorie di lavoratori possono ancora andare in pensione a 58 anni di età. Chi sono i fortunati e quali requisiti servono.
1 anno fa
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pensione

L’età della pensione ordinaria (di vecchiaia) è tarata oggi a 67 anni di età e si allunga col tempo. La legge stabilisce infatti che, a cadenza biennale, l’età anagrafica possa subire un incremento fino ad un massimo di tre mesi, sulla base del monitoraggio relativo alla variazione della speranza di vita degli italiani.

Tale variazione è rimasta congelata nel 2020 a causa del covid, ma fra tre anni l’età per la pensione tornerà a salire. Ciò nonostante, il nostro ordinamento riserva ancora dei privilegi al punto che ci sono lavoratori che possono ancora andare in pensione a 58 anni di età.

In particolare il personale militare e appartenente alle forze dell’ordine. Ma anche le lavoratrici dipendenti.

La pensione di anzianità dei militari

Così, in base alle regole attualmente in vigore, anche nel 2023 il personale militare e delle forze di polizia può andare in pensione a 58 anni di età in deroga ai requisiti previsti per la generalità dei lavoratori. La riforma Fornero non ha modificato, infatti, i requisiti previsti per le pensioni di anzianità che restano attualmente in vigore.

A parte la cessazione del servizio per raggiungimento dell’età ordinamentale, i militari possono cessare anticipatamente il servizio e andare in pensione all’età di 58 anni. A patto che abbiano accumulato una anzianità contributiva di almeno 35 anni.

In alternativa vi possono andare anche indipendentemente dall’età anagrafica, ma con almeno 41 anni di contributi versati. Il che, in ogni caso, significa per chi ha iniziato a prestare servizio a 18 anni, uscire a 58-59 anni di età

In entrambi i casi la decorrenza della pensione scatta dopo 12 mesi dalla domanda e contestuale maturazione dei requisiti anagrafici e contributivi (finestra mobile).

In pensione a partire da 58 anni per le donne

A parte i militari, possono lasciare il lavoro anticipatamente nel 2023 anche le lavoratrici dipendenti. Opzione Donna prevede infatti l’accesso alla pensione anticipata a 58 anni di età a patto che sia maturata una anzianità contributiva minima di 35 anni e abbiano almeno due figli.

Da quest’anno, in base alle modifiche introdotte con la legge di bilancio, l’età di pensionamento con Opzione Donna è stata innalzata a 60 anni. Ed è stato contestualmente introdotto un bonus di 12 mesi per ogni figlio con un massimo di 24 mesi di sconto. E’ altresì necessario rientrare in una delle seguenti condizioni di svantaggio sociale:

  • caregiver;
  • disoccupate;
  • invalide.

L’uscita dal lavoro per la pensione a 58 anni spetta esclusivamente alle donne che lavorano alle dipendenze di privati o della pubblica amministrazione. Anche in questo caso, come per il personale militare, la finestra mobile è di 12 mesi. Quindi si tratta di tempi di attesa abbastanza lunghi.

Per le lavoratrici autonome, che però possono andare in pensione a 59 anni, i tempi di attesa sono addirittura di 18 mesi dalla maturazione dei requisiti. Attenzione, però, ai contributi validi per la pensione. La legge non ammette che siano computabili a calcolo i periodi di aspettativa, malattia e disoccupazione.

Riepilogando…

  • L’età della pensione di vecchiaia tende ad allungarsi col tempo, ma c’è chi può andare in pensione 9 anni prima.
  • I militari possono uscire a 58 anni con la pensione di anzianità.
  • Le lavoratrici dipendenti con figli possono accedere a Opzione Donna che prevede l’uscita a 58 anni.
  • Sia per i militari che per le donne occorrono almeno 35 anni di contributi.
  • Le uscite anticipate prevedono tempi di attesa di 12 mesi (finestra mobile).

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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