Il Mercato Tutelato, con le tariffe per le bollette luce e gas decise dall’Arera, chiuderà i battenti il 10 gennaio 2024. Si stima che circa il 30% degli utenti abbia ancora un contratto di Maggior Tutela, Quindi sono moltissimi gli italiani che si chiedono cosa succederà qualora si decida di non scegliere di passare al Mercato Libero dell’energia.
La questione è importante e c’è grande confusione. Non è chiaro cosa significhi la fine del Mercato Tutelato e se vi sia l’obbligo di passare al Mercato Libero.
Il portale delle offerte di Arera
Prima di mostrare perché potrebbe convenire restare nel Mercato Tutelato dell’energia, può essere utile spiegare cos’è e come funziona il portale delle offerte di Arera. Si tratta, semplificando al massimo, dell’unico comparatore pubblico che permette a clienti domestici, alle famiglie e alle piccole imprese di confrontare tutte le offerte del Mercato Libero per la definizione delle tariffe delle bollette luce e gas.
La piattaforma, predisposta dall’Autorità, consiste in un motore di ricerca di facile utilizzo e che permette inoltre di ricevere informazioni corrette e non pubblicitarie sul funzionamento e le possibili evoluzioni del mercato dell’energia elettrica e del gas naturale.
In una fase complessa come quella che stiamo vivendo si tratta sicuramente di uno strumento estremamente utile, facilmente raggiungibile al link www.ilportaleofferte.it.
Bollette luce e gas: cosa succede se non passo al Mercato Libero entro il 10 gennaio 2024?
Ma arriviamo alla domanda fatica: cosa succede se non si passa al Mercato Libero entro la data di scadenza del 10 gennaio 2024? Come abbiamo già visto, non esiste alcun obbligo di legge di passare al Mercato Libero, ma è comunque utile sapere cosa succederà a chi avrà fatto questa scelta a partire dall’anno prossimo.
Saranno innanzitutto identificate una serie di aree territoriali, caratterizzate da un assetto dimensionale adeguato soprattutto per quanto riguarda i punti di prelievo e i livelli di rischio di morosità dei clienti domestici finali. Si tratta di un modo per favorire la partecipazione di quanti più operatori è possibile.
Una volta effettuato il concorso o ‘asta’, il cliente si troverà affidato all’operatore che avrà proposto l’offerta più bassa e conveniente. In poche parole, sarà tutelato nella misura in cui aderirà, senza fare nulla, a quella che rappresenta la promozione più conveniente. Tale fase di passaggio durerà fino al mese di aprile del 2027 (salvo proroghe dell’ultimo momento). Il Servizio è stato già messo alla prova per le piccole e microimprese, per le quali la fine del Mercato Tutelato è già avvenuta. Esso sembra aver dato ottimi risultati: le tariffe delle bollette luce e gas sono anche più convenienti di quelle precedenti stabilite dall’Arera.
Il consiglio è dunque non soltanto di restare nel Mercato Tutelato. Ma, addirittura, per coloro che si trovano nella giungla del Mercato Libero, il ritorno sotto la Maggior Tutela, in questo momento, potrebbe essere la soluzione migliore.
In sintesi
1. Il 30% circa degli italiani si trova ancora nel Mercato Tutelato, che chiuderà i battenti il 10 gennaio 2024. La domanda che ci si pone è cosa succederà a chi non avrà effettuato alcuna scelta nel Mercato Libero.
2. L’utenza dei clienti che non avranno effettuato il passaggio sarà affidata al ‘Servizio di Tutele Graduali’.
3. Il ‘Servizio di Tutele Graduali’ bandirà una procedura concorsuale o ‘asta’. Essa affiderà le utenze del Mercato Tutelato all’operatore del Mercato Libero che avrà presentato l’offerta più conveniente per l’utente finale.
4. Il Servizio è già stato adottato per le piccole e microimprese e i risultati sono stati ottimi: le tariffe delle bollette luce e gas si sono rivelate molto convenienti, addirittura più del Mercato Tutelato.
5. Il consiglio è quello dunque di restare nel Mercato Tutelato e, per chi si trova nella giungla del Mercato Libero,di fare un pensiero a un ritorno nella Maggior Tutela nei prossimi mesi.