Il Tfs non sarà più differito. Una proposta di legge presentata dall’on. Anastasio Carrà fa breccia su un muro che per anni ha costretto militari e forze di polizia ad attendere anni prima di percepire la tanto meritata buonuscita. Un diritto (leso) che riguarda tutti i dipendenti del pubblico impiego che dal 2014 si sono visti scippare dallo Stato il trattamento di fine servizio.
La proposta giunge all’indomani della storica pronuncia della Corte di Cassazione che ha dichiarato illegittimo posticipare la liquidazione del Tfs.
Disegno di legge contro il differimento del Tfs per i Carabinieri
Un punto di partenza importante quello dei giudici che però ora necessita di un intervento legislativo. Perché solo il Parlamento può cambiare le cose, vale a dire fare una legge che cancelli gli effetti di quella disgraziata norma contenuta nella Legge di bilancio del 2014. Così a bruciare le tappe è l’arma dei Carabinieri, sempre in prima linea a combattere le ingiustizie, in rappresentanza anche delle forze armate e di quelle di polizia, anch’essi direttamente coinvolti.
Seguiranno a ruota anche tutti i dipendenti delle pubblica amministrazione che sono rimasti intrappolati dal differimento del Tfs. Anche perché non si può fare una legge solo per i Carabinieri. Il Tfs interessa tutto il comparto statale che per anni è stato costretto a sovvenzionare banche e finanziarie per ottenere anticipi sulla base di quanto spettante. Non gratis, naturalmente.
Un vero e proprio sgambetto protratto per anni ai danni di militari e forze di polizia che, più di tutti, ogni giorno sono sul campo per prevenire il crimine e garantire la sicurezza di tutti.
Tfs, pensionati di serie A e di serie B
Ci vorrà ancora un po’ di tempo, quindi, ma il disegno di legge è un punto di partenza e sarà presto in discussione alla Camera. Per circa 10 anni, carabinieri, militari e poliziotti, oltre a tutti i lavoratori del pubblico impiego, che sono andati in pensione, hanno contribuito a sanare i conti dello Stato. Ma ora che la Corte Costituzionale ha finalmente posto la parola fine all’ingiustizia del Tfs ritardato (sentenza n. 130/2023) le cose cambieranno.
E anche presto, perché per la Corte Costituzionale non sarebbe tollerabile l’eccessivo protrarsi dell’inerzia legislativa. Tenuto anche conto che la stessa aveva già rivolto al legislatore, con la sentenza n.159 del 2019, un monito con il quale si segnalava la problematicità. Quinbdi siamo già in ritardo.
Si preparano anche i ricorsi
Presto, quindi, arriverà una legge che ristabilirà la giustizia sul pagamento del Tfs dopo 10 anni. E con essa anche una valanga di ricorsi da parte di quei pensionati che hanno dovuto attendere anni prima di ottenere la liquidazione. Compresi quelli che ancora la stanno aspettando e coloro che nel frattempo sono magari deceduti senza nemmeno vederla arrivare sul conto.
I sindacati si sono già detti pronti a gestire i ricorsi con migliaia di cause. Bisognerà essere iscritti naturalmente o corrispondere una “commissione” per la gestione delle pratiche. E così da questa rogna ci guadagneranno anche loro.
Riassumendo…
- Presentato un disegno di legge per lo stop al differimento del Tfs per i Carabinieri.
- Il Tfs dilazionato è stato dichiarato anticostituzionale dopo 10 anni.
- I Carabinieri fanno da apripista per le altre forze dell’ordine e per tutti gli statali interessati.
- Con la nuova legge scatteranno anche migliaia di ricorsi all’Inps.