Rimborso 730, ecco per chi non arriverà prima di gennaio 2024

La tempistica del rimborso 730 non è uguale per tutti. I tempi dipendono da diversi fattori, tra cui gli eventuali controlli preventivi
1 anno fa
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detrazioni Naspi e Assegno Sociale
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Ci sono alcuni contribuenti che presentano il Modello 730/2023 (anno d’imposta 2022) e riceveranno quasi subito il rimborso del credito che ne scaturisce. Ci sono, invece, altri contribuenti che dovranno aspettare anche fino a gennaio 2024 per ricevere il ristoro del credito.

Prima di capire chi sono i primi e chi sono i secondi, occorre ricordare come avviene il rimborso del credito per chi fa il Modello 730. E al riguardo occorre anche distinguere a seconda che trattasi di 730 con sostituto d’imposta o 730 senza sostituto d’imposta.

Che trattasi di Modello 730/2023 con sostituto d’imposta o senza sostituto d’imposta, la scadenza di invio è la stessa. E’ fissata al 30 settembre 2023. Tuttavia, essendo tale data di sabato, si slitta al primo giorno lavorativo successivo, ossia il 2 ottobre 2023.

Con sostituto e senza sostituto

Per coloro che hanno sostituto d’imposta (ossia che hanno datore di lavoro) il rimborso 730 del credito (IRPEF e addizionali) arriva direttamente in busta paga (se lavoratore dipendente) o cedolino pensione (se pensionato). Il rimborso arriva a partire da luglio per i lavoratori dipendenti oppure da agosto/settembre se pensionati.

Chi, invece, fa il 730 senza sostituto d’imposta, il rimborso dovrà arrivare direttamente dall’Agenzia Entrate che eroga sull’IBAN (se comunicato) oppure tramite assegno vidimato che andrà poi riscosso. In questi casi i tempi per i rimborso sono più lunghi, rispetto al caso di 730 con sostituto d’imposta.

Rimborso 730, tempi lunghi se scattano controlli

Ad ogni modo la tempistica del rimborso 730 non dipende solo da se si stratta di 730 con sostituto d’imposta o 730 senza sostituto d’imposta. Dipende, infatti, anche da eventuali controlli preventivi che l’Agenzia Entrate dovrà fare prima di ordinare il rimborso stesso.

Controlli preventivi che non scattano sempre, ma solo quando la dichiarazione redditi presenta elementi di incoerenza rispetto ai criteri pubblicati con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate (Provvedimento 9 giugno 2023) e c’è un rimborso di oltre 4.000 euro.

In tali casi, regola vuole, che l’Agenzia Entrate prima di ordinare il rimborso 730 può fare controlli preventivi. E può farli entro 4 mesi dalla scadenza del termine di presentazione della dichiarazione stessa. Quindi, entro gennaio 2024.

Non ci saranno controlli preventivi, invece, in caso di 730 precompilato accettato e inviato.

Riassumendo…

  • il rimborso 730 con sostituto d’imposta arriva in busta paga o cedolino pensione, rispettivamente da luglio oppure agosto/settembre
  • il rimborso 730 senza sostituto d’imposta arriva dall’Agenzia Entrate su IBAN (se comunicato) oppure con assegno vidimato da riscuotere
  • in ogni caso, prima di fare il rimborso, l’Agenzia Entrate può fare controlli preventivi entro 4 mesi dalla scadenza del termine di presentazione del 730 stesso
  • i controlli preventivi scattano quando la dichiarazione presenta elementi di incoerenza rispetto ai criteri pubblicati con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, determinando un rimborso superiore a 4.000 euro
  • i controlli preventivi non scattano in caso di 730 precompilato accettato e inviato.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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