Il Ministero di economia e finanze terrà un’asta di BTp a medio-lunga scadenza giovedì 27 luglio. Attraverso l’emissione di quattro titoli di stato cercherà di raccogliere tra un minimo di 8,25 e un massimo di 9,75 miliardi di euro. Annullate, invece, due aste in programma per il mese di agosto: quella prevista per giorno 11 e l’altra del 25 relativa ai BTp€i.
BTp 2028 e decennali
Tra 3 e 3,5 miliardi arriveranno attraverso l’emissione della quinta tranche del BTp 1 agosto 2028 con cedola 3,80% (ISIN: IT0005548315).
Il BTp a 10 anni staccherà a novembre una cedola appena più bassa di quella ordinaria, in quanto la data di emissione fu il 2 maggio 2023. Essa sarà del 2,163179%, corrispondente a 183 giorni di godimento sui 184 del semestre relativo al periodo 1 maggio / 1 novembre. E ci sarà anche la quattordicesima tranche del vecchio BTp a 10 anni, scadenza 1 dicembre 2032 con cedola 2,50% (ISIN: IT0005494239), per 1-1,25 miliardi. Il prezzo vigente sul mercato secondario si trova in area 89 centesimi, nettamente sotto la pari per via della bassa cedola offerta. Il rendimento si aggira in area 3,90%.
Asta BTp, c’è anche CcTeu 5 anni
Infine, all’asta BTp di giovedì ci sarà la settima tranche del CcTeu 15 ottobre 2028 (ISIN: IT0005534984) per 1-1,25 miliardi. Questo titolo si acquista a poco più della pari sul secondario, in area 100,37. Come sappiamo, si tratta di un bond indicizzato all’Euribor a 6 mesi. Al netto di tale componente, ai prezzi vigenti al momento offre un rendimento dello 0,73%. Si confronta con circa il 3,60% offerto dal bond del Tesoro con cedola fissa e simile durata.
In definitiva, l’asta BTp consente di investire su un ventaglio di titoli offerti su scadenze che vanno dai 5 ai 10 anni. E’ il tratto della curva su cui maggiormente tende a concentrarsi la domanda degli investitori retail, cioè le famiglie. E dato il recente calo dei rendimenti, possibile che questa sia tra le ultime occasioni per cercare di ottenere rendimenti allettanti su queste scadenze.