Il cambio euro-dollaro ritraccia verso la soglia di 1,10 con gli occhi puntati sulla FED di stasera

Il cambio euro-dollaro è sceso decisamente dai massimi dai primi mesi del 2022. Alta l'attenzione sulla riunione della FED stasera.
1 anno fa
2 minuti di lettura
Cambio euro-dollaro di nuovo giù

Era salito ai massimi da febbraio 2022 fino a superare la soglia di 1,1250, ma da allora c’è stato un ritracciamento verso 1,10. Il cambio euro-dollaro si è “sgonfiato” e ciò non sorprende. I dati macroeconomici pubblicati nelle ultime settimane vanno tutti in un’unica direzione, vale a dire quella di segnalare il crescente indebolimento dell’economia europea. Anche le previsioni del Fondo Monetario Internazionale di ieri lo confermano. L’Italia sarà la principale economia dell’Eurozona a crescere di più a +1,1%, mentre la Germania dovrebbe arretrare dello 0,3%.

Stasera parla Powell (FED)

Dinnanzi a una fragilità sempre più evidente per il PIL nell’area, potrà avventurarsi la Banca Centrale Europea (BCE) in un ennesimo aumento dei tassi di interesse anche a settembre? Il mercato nutre dubbi, mentre guarda con estrema attenzione e qualche apprensione all’appuntamento di stasera con la Federal Reserve. Il governatore Jerome Powell quasi certamente alzerà il costo del denaro di un quarto di punto percentuale al 5,50%. A giugno si era preso una pausa. Sarà l’ultimo della serie? Parrebbe proprio di sì. E questo dovrebbe rafforzare il cambio euro-dollaro, mentre sta avvenendo l’esatto contrario.

Seguendo i futures, notiamo che il mercato sconta tassi FED fino all’apice del 5,50% di stasera e un primo taglio solamente nel marzo del prossimo anno. Da qui a dodici mesi, poi, i tassi scenderebbero al 4,75%, ovverosia vi sarebbero tre tagli da un quarto di punto ciascuno. E i tassi BCE? Mercato diviso: apice o domani al 4,25% o a settembre al 4,50%. Ed entro un anno solo una lieve discesa al 4-4,25%. Ripetiamo: questi numeri dovrebbero sostenere il cambio euro-dollaro, in quanto lasciano presagire una riduzione della divergenza monetaria tra FED e BCE.

Cambio euro-dollaro, non solo tassi di interesse

Evidentemente, mercato forex e mercato dei tassi non stanno parlandosi. Uno dei due sbaglia. Tecnicamente, una discesa del cambio euro-dollaro sotto 1,10 finirebbe per scatenare ulteriori vendite a carico della moneta unica.

Viceversa, il superamento della resistenza a 1,1250 favorirebbe ulteriori acquisti. Euro e dollaro sono considerate valute concorrenti, nel senso che tendenzialmente quando si rafforza l’una, s’indebolisce l’altra e viceversa. Ad oggi, la risalita del cross è stata più la storia dell’indebolimento del dollaro che non del rafforzamento dell’euro.

Tassi di interesse a parte, c’è un tema che pesa sul cambio euro-dollaro. Mentre la FED in meno di un anno e mezzo è riuscita a tagliare il suo bilancio di 700 miliardi di dollari, la BCE ha appena avviato il Quantitative Tightening e sta riuscendo con difficoltà e lentezza a ridurre gli asset in portafoglio. Di fatto è come se la stretta monetaria negli Stati Uniti procedesse più speditamente e con maggiore convinzione che non nell’Eurozona. Anche su questo punto potrebbero arrivare novità da Francoforte, pur forse non domani. Infine, il dibattito ruota tutto attorno alla durata del cosiddetto “plateau”: una volta raggiunto l’apice, i tassi FED e BCE per quanto tempo saranno mantenuti invariati? Il cambio euro-dollaro ci segnala per l’Eurozona non così a lungo quanto la BCE vorrebbe far credere.

[email protected] 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Risultati asta BoT
Articolo precedente

Risultati asta BoT a 6 e 8 mesi, per gli investitori è andata meglio del previsto

Dichiarazione di successione
Articolo seguente

Dichiarazione di successione e volture, modello aggiornato (novità)