L’IMU colpisce il possesso di immobili. Per possesso si intende la proprietà o titolarità di altro diritto reale di godimento (usufrutto, enfiteusi, ecc.). Non si paga l’IMU sulla casa definita come abitazione principale purché sia di categoria catastale NON di lusso (quindi, diversa da A/1, A/8 e A/9).
Arriva oggi in redazione un quesito da parte di un nostro lettore. Questi ci fa presente che il suo nucleo familiare si compone di tre persone, ossia lui, la moglie e il figlio maggiorenne.
Tuttavia, la moglie risulta unica proprietaria di un altro immobile così come pure il figlio è proprietario di altra casa. Le tre case si trovano tutte nello stesso comune.
Il lettore ci dice che non paga l’IMU sulla casa in cui i tre hanno la residenza in quanto abitazione principale. Tuttavia, la moglie e i figlio pagano l’imposta rispettivamente sulle altre due case. Il lettore, quindi, ci chiede di sapere se la moglie e il figlio possono trasferire la residenza rispettivamente nella casa di proprietà di ciascuno, così da non pagarci l’IMU.
Quando ci sono più case
L’abitazione principale ai fini IMU è data dal comma 741 lett. b) legge bilancio 2020, che definisce tale, l’immobile in cui il possessore, e i componenti del suo nucleo familiare, hanno residenza e dimora abituale.
Come detto, è prevista esenzione per l’immobile adibito ad abitazione principale se appartenente a categoria catastale NON di lusso.
Il menzionato comma 741 lett. b) ha anche sancito che nell’ambito dello stesso nucleo familiare ed in presenza di più immobili (nello stesso comune o in comuni diversi), solo uno di questi può rappresentare ai fini IMU l’abitazione principale e, quindi, godere dei relativi benefici (esenzione o agevolazioni).
In applicazione di questo principio, dunque, nella famiglia del lettore, delle tre case solo una potrebbe godere dell’esenzione IMU abitazione principale. Quindi, anche se la moglie e il figlio trasferirebbero residenza rispettivamente nella case di proprietà, l’esenzione si potrebbe avere comunque solo su una delle tre case, mentre le altre due sarebbero soggette all’imposta come seconde case.
IMU, come non pagarla su tre case
Il condizionale appena usato è d’obbligo, in quanto una sentenza della Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la menzionata previsione normativa. In sostanza i giudici hanno stabilito che ai fini IMU occorre far riferimento al solo presupposto dell’imposta ed esclusivamente a dove il possessore ha la sua dimora e residenza.
Sulla base di tale nuovo principio, pertanto, se il lettore mantiene la residenza nella casa attuale e la moglie trasferisce la residenza nella sua casa e il figlio nella propria casa, tutte le tre case godranno dell’esenzione IMU abitazione principale, sempreché si tratta di categoria catastale NON di lusso.