L’Agenzia Entrate fornisce un importante chiarimento sulla dichiarazione di successione ereditaria laddove i chiamati all’eredità sono all’estero e senza codice fiscale italiano.
In dettaglio, un contribuente ha presentato istanza di interpello in cui fa presente che non riesce a presentare la dichiarazione di successione in modalità telematica in quanto il sistema dà un errore bloccante. Un errore dettato dal fatto che nessuno degli eredi è cittadino italiano, non ha mai avuto la residenza o il domicilio in Italia e un codice fiscale italiano, ad esclusione dell’istante stesso.
Quindi, gli eredi, tranne l’istante, non hanno un codice fiscale valido nel nostro Paese. Questi, dunque, chiede all’Agenzia Entrate se può presentare la dichiarazione di successione in maniera cartacea.
Tempi e modalità di presentazione
La dichiarazione di successione è un adempimento da farsi all’Agenzia Entrate. Non è sempre obbligatorio. Infatti, il legislatore dice che non c’è obbligo se l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e l’attivo ereditario ha un valore non superiore a 100.000 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari.
Se, quindi, nell’asse ereditario, ad esempio c’è una casa, allora l’adempimento è obbligatorio e bisogna fare anche le volture catastali.
La dichiarazione di successione la presentano gli eredi. Basta che la presenta uno solo di essi e libera anche gli altri. Si presenta entro 12 mesi dalla data del decesso. La presentazione deve avvenire in modalità telematica e permette di fare contestualmente anche la volture catastali.
Dichiarazione di successione, le regole dall’estero
Nella Risposta n. 407 del 2023, l’Agenzia Entrate, nel chiarire la questione del soggetto che ha presentato l’istanza di interpello, ricorda in primis che regola dettata nelle istruzioni ministeriali al modello dichiarazione di successione dice che:
per i residenti all’estero, se impossibilitati alla trasmissione telematica, la dichiarazione può essere eccezionalmente presentata nella forma cartacea.
L’Amministrazione finanziaria, inoltre, dice che laddove i chiamati all’eredità non abbiano codice fiscale valido in Italia, è sufficiente indicare nel modello le generalità di ogni erede. Ovvero, cognome e nome, luogo e data di nascita, nonché del domicilio estero e il grado di parentela con il defunto.
Riassumendo…
- la dichiarazione di successione, se obbligatoria, si presenta (telematicamente) all’Agenzia Entrate entro 12 mesi dalla data del decesso
- i residenti all’estero, se impossibilitati alla presentazione telematica, possono eccezionalmente presentarla in modalità cartacea
- se i chiamati all’eredità non hanno codice fiscale valido in Italia, basta indicare per ciascuno di loro le generalità. Ossia cognome e nome, luogo e data di nascita, nonché del domicilio estero e il grado di parentela con il defunto.