Fringe benefit a 3.000 euro. La verifica reddituale va fatta al 31 dicembre (circolare n°23 Agenzia delle entrate)

L'innalzamento della soglia di esenzione dalle imposte e dai contributi previdenziali riguarda solo i dipendenti con figli a carico
1 anno fa
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Fringe benefits 2021 ai dipendenti: limite di esenzione IRPEF raddoppiato
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IL DL 48/2023, c.d. decreto Lavoro, ha innalzato a 3.000 euro il limite di esenzione fiscale e contributiva dei benefits riconosciuti al lavoratore dipendente nel corso del periodo d’imposta, fino al 12 gennaio dell’anno successivo. La soglia di esenzione più alta si applica solo ai dipendenti con figli a carico.

Per tutti gli altri dipendenti rimane la soglia ordinaria di 258,23 euro.

Detto ciò, per essere considerato a carico un figlio deve possedere dei redditi che non vanno oltre una determinata soglia.

Inoltre, come evidenziato dall’Agenzia delle entrate nella circolare n° 23 del 1° agosto 2023, la verifica del reddito va effettuata a una data precisa.

Vediamo nello specifico quali sono le indicazioni fornite dall’Agenzia delle entrate.

Fringe benefit a 3.000 euro per i dipendenti con figli a carico

L’innalzamento della soglia di esenzione dalle imposte e dai contributi previdenziali per i benefits riconosciuti ai dipendenti con figli a carico è stato l’art.40 del decreto sopra citato:

limitatamente al periodo d’imposta 2023, in deroga a quanto previsto dall’articolo 51, comma 3, prima parte del terzo periodo, del Testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, non concorrono a formare il reddito, entro il limite complessivo di euro 3.000, il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti con figli, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi o affidati, che si trovano nelle condizioni previste dall’articolo 12, comma 2, del citato testo unico delle imposte sui redditi (.).

Sono considerati a carico: i membri della famiglia. Compresi i figli con un un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili. Sono considerati fiscalmente a carico anche i figli di età non superiore a 24 anni. Ma solo se hanno un reddito complessivo uguale o inferiore a 4.000 euro, al lordo degli oneri deducibili.

Nel limite di reddito di 2.840,51 euro (o 4.000 euro) devono essere computate anche le seguenti somme, che non sono comprese nel reddito complessivo soggetto a Irpef:

  • il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni;
  • le retribuzioni corrisposte da Enti e Organismi Internazionali, Rappresentanze diplomatiche e consolari, Missioni, Santa Sede, Enti gestiti direttamente da essa ed Enti Centrali della Chiesa Cattolica;
  • la quota esente dei redditi di lavoro dipendente prestato nelle zone di frontiera ed in altri Paesi limitrofi in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto lavorativo da soggetti residenti nel territorio dello Stato;
  • il reddito d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva in applicazione del regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità (art. 27, commi 1 e 2, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98);
  • ecc.

Pe verificare se il figlio è a carico è necessario effettuare alcune verifiche.

Fringe benefit a 3.000 euro. Verifica reddituale al 31 dicembre

In base a quanto detto finora, la nuova soglia di 3.000 può essere sfruttata solo dai dipendenti con figli a carico.

Come sopra evidenziato sono considerati a carico i figli con un un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili. Sono considerati fiscalmente a carico anche i figli di età non superiore a 24 anni. Se hanno un reddito complessivo uguale o inferiore a 4.000 euro.

Detto ciò, per sfruttare la soglia dei fringe benefit a 3.000 euro, in quale momento va verificata la condizione di figlio a carico? Ossia la soglia di 2840, 51 o 3.000 euro?

Ebbene, a tal proposito, l’Agenzia delle entrate, con la circolare n°23 ha chiarito quanto segue: in base al principio dell’unitarietà del periodo d’imposta, la condizione di figlio fiscalmente a carico deve essere verificata con riferimento al 31 dicembre di ogni anno. Pertanto, nella specie, trattandosi di un’agevolazione spettante per il solo anno d’imposta 2023, occorre verificare il superamento o meno del limite reddituale alla data del 31 dicembre 2023.

Riassumendo…

  • L’innalzamento della soglia di esenzione dalle imposte e dai contributi previdenziali riguarda i benefits riconosciuti ai dipendenti con figli a carico;
  • sono considerati  a carico i figli con un un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili;
  • la verifica del reddito complessivo va fatta al 31 dicembre 2023.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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