Ci siamo. Arriva la possibilità di mettersi in regola nel campo delle cripto-attività. Ci riferiamo in particolare alle cripto-valute, comprese quelle derivanti dall’attività di staking, detenute entro la data del 31 dicembre 2021 e per le quali non è stato rispettato l’obbligo del monitoraggio fiscale.
Ossia quelle per le quali è stata omessa la presentazione nel quadro RW del modello di dichiarazione redditi.
Possono formare oggetto di regolarizzazione anche i redditi derivanti da altre cripto-attività, diverse dalle cripto-valute, non indicati in dichiarazione dei redditi realizzati entro la data del 31 dicembre 2021.
L’Agenzia Entrate ha adottato il provvedimento con le regole da seguire. Con lo stesso provvedimento è approvato il relativo modello da presentare per regolarizzare la posizione e sono dettati tempi e modi per presentarlo.
Soggetti ammessi alla sanatoria
Andando più nel dettaglio, possono mettersi in regola le persone fisiche, gli enti non commerciali e le società semplici ed equiparate residenti in Italia che detengono cripto-attività entro la data del 31 dicembre 2021 in violazione degli obblighi di monitoraggio fiscale.
A tal fine è chiesto di presentare all’Agenzia Entrate il “Modello per l’istanza di regolarizzazione delle cripto-attività e dei relativi redditi” e di versare un importo commisurato al valore delle cripto-attività e/o dei redditi non dichiarati.
Possono essere sanati i periodi d’imposta fino al 2021 per i quali non sono ancora scaduti i termini per l’accertamento o per la contestazione della violazione degli obblighi di dichiarazione e quelli ai fini delle imposte sui redditi ed eventuali addizionali.
Cripto-attività, ecco come sanare
Per sanare la propria violazione in tema di cripto-attività, il contribuente inadempiente deve mettere, dunque, in atto le seguenti azioni:
- presentazione del “Modello per l’istanza di regolarizzazione delle cripto-attività e dei relativi redditi”;
- pagamento della sanzione per la violazione degli obblighi di monitoraggio fiscale nella misura dello 0,5% del valore delle cripto-valute non dichiarate per ciascun anno;
- pagamento di una imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle eventuali addizionali nella misura del 3,5% del valore delle cripto-attività, incluse le cripto-valute, cui si riferiscono i redditi omessi.
La presentazione del modello e il pagamento di dette somme deve farsi entro il 30 novembre 2023.
Il modello deve inviarsi via PEC (firmato digitalmente) alla Direzione Regionale Agenzia Entrate competente. In base al domicilio del contribuente nell’ultimo anno d’imposta interessato dalla procedura.
Riassumendo…
- possono mettersi in regole le persone fisiche, gli enti non commerciali e le società semplici ed equiparate residenti in Italia che detengono cripto-attività (cripto-valute) entro la data del 31 dicembre 2021 in violazione degli obblighi di monitoraggio fiscale
- possono regolarizzarsi i periodi d’imposta fino al 2021
- per mettersi sanare bisogna, entro il 30 novembre 2023
- presentare il “Modello per l’istanza di regolarizzazione delle cripto-attività e dei relativi redditi”
- pagare (in unica soluzione) la sanzione dello 0,5% del valore delle cripto-valute non dichiarate per ciascun anno
- pagare (in unica soluzione) un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle eventuali addizionali. Tale imposta è pari al 3,5% del valore delle cripto-attività, incluse le cripto-valute, cui si riferiscono i redditi omessi
- tutte le regole per regolarizzare il possesso di cripto-attività sono contenute nel Provvedimento Agenzia Entrate del 7 agosto 2023.