Come abbassare il saldo e la giacenza media del conto corrente per l’ISEE: occhio alle date

Come si abbassa l'ISEE e si riducono saldo e giacenza media dei conti correnti in tempo utile per l'anno di riferimento della DSU.
1 anno fa
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Abbassare saldo conto corrente ISEE

Come si sa l’ISEE da anni rappresenta il certificato più importante che serve a quanti si trovano con la necessità di richiedere prestazioni assistenziali. E anche per bonus e indennità percepibili dallo Stato italiano. Molti italiani adesso stanno iniziando a pensare all’ISEE 2024 che servirà per esempio per la nuova misura di contrasto alla povertà. Misura varata dal Governo e che partirà proprio il primo gennaio 2024. Parliamo dell’assegno di inclusione che prenderà il posto del reddito di cittadinanza.

Anche per questa misura servirà l’ISEE del nucleo familiare richiedente la prestazione. Ma quale ISEE servirà?

La prima cosa da dire è che il meccanismo dell’ISEE è sempre lo stesso e quindi vale quello dei due anni precedenti. Per calcolare l’ISEE si tiene in considerazione oltre al reddito di tutti i componenti il nucleo familiare anche il patrimonio. Sia quello immobiliare, fatto di case, terreni e fabbricati in genere, che mobiliare, cioè fatto da dotazioni bancarie presenti sempre nello stesso nucleo familiare. Per questo sono molti i cittadini che si chiedono come ridurre saldo e giacenza media dei conti correnti. E anche delle altre dotazioni bancarie in vista dell’ISEE 2024.

“Buongiorno, mi chiamo Pamela e appartengo un nucleo familiare composto da me, mio marito, mia figlia di 14 anni e mio figlio di 21. È un momento che viviamo in una condizione reddituale piuttosto scadente. E mi chiedevo come fare, se è possibile, ad abbassare l’ISEE soprattutto dal punto di vista del saldo e della giacenza media dei conti correnti. Perché avevo intenzione nel 2024 di richiedere il nuovo assegno di inclusione.”

Come abbassare il saldo e la giacenza media del conto corrente per l’ISEE, occhio alle date

Come dicevamo l’ISEE è il documento fondamentale che serve alle famiglie per richiedere bonus e prestazioni assistenziali allo Stato italiano. Infatti serve per il bonus sociale sulle bollette, per determinate esenzioni ticket sanitario, per l’accesso alle agevolazioni sul diritto allo studio scolastico e universitario e pure per sussidi e indennità come lo sono il reddito di cittadinanza e il nuovo assegno di inclusione.


L’ISEE che si utilizza ogni anno fa riferimento a redditi e patrimoni che un contribuente e la sua famiglia hanno nei due anni precedenti la data di presentazione della DSU. La Dichiarazione Sostitutiva Unica è il documento che serve per la richiesta dell’ISEE, con i dati auto-dichiarati sia dei redditi che dei patrimoni. Nascondere qualcosa dalla DSU, come per esempio non indicare un saldo e una giacenza del conto corrente, non è possibile. Infatti, grazie all’incrocio delle banche dati l’INPS troverà subito l’anomalia e non rilascerà l’ISEE regolare ma lo rilascerà con difformità. E un ISEE difforme è come se non fosse stato mai richiesto e ottenuto.

Occhio ai dati del 2022 per il 2024 e come funziona la DSU

In termini pratici l’ISEE fa riferimento ai due anni precedenti e quindi nel 2024 servirà fare riferimento ai dati del 2022. E come la nostra lettrice ci dice, dal momento che vuole richiedere l’assegno di inclusione all’INPS, dovrà munirsi di questo ISEE in corso di validità per il 2024. Documento che farà riferimento al reddito e patrimonio del 2022. Detto questo è evidente che la nostra lettrice ha poco da fare per abbassare la giacenza media del suo conto corrente e di quello degli altri componenti del nucleo familiare. In parole povere ciò che è fatto è fatto e quindi sia il saldo che la giacenza media del 2022 sono ormai dati conclamati e irreversibili.

Giacenza media conto corrente di cosa si tratta davvero?

La giacenza media dei conti correnti non è altro che la somma di tutti i soldi presenti giorno per giorno su un conto corrente in un anno diviso 365.

È evidente che chi vuole abbassare la giacenza media di un conto corrente lo deve fare nell’anno di riferimento. Pertanto oggi si può intervenire soltanto per l’ISEE 2025. Perché riducendo la presenza di soldi sul conto corrente si abbasserà la giacenza media dell’anno 2023 che sarà quello utile per l’ISEE 2025. È naturale inoltre che anche il saldo sul conto corrente deve essere ridotto entro la fine del 2023 per poter riportare un dato inferiore a quello effettivo presente per l’ISEE sempre del 2025.

Come ridurre la giacenza media del conto corrente per essere utile all’ISEE

Per abbassare giacenza media e saldo di un conto corrente le soluzioni di fatto sono quelle di eliminare i soldi presenti su questi conti. Suggerimenti da questo punto di vista ce ne sono tanti, e vanno dallo spendere i soldi al trasferirli ad altre persone, magari di fiducia. Cointestare il conto corrente ad un’altra persona potrebbe essere anche una soluzione, che però non sortisce effetto se la persona con cui si cointesta il conto fa parte del nucleo familiare che richiede l’ISEE. Infatti un conto corrente cointestato fa sì che il dato da dichiarare nell’ISEE sia quello pari al 50% della giacenza media o del saldo alla fine dell’anno. È chiaro che se il cointestatario fa parte del nucleo familiare, l’altra metà del saldo e della giacenza media andranno ad incidere come dato per questo familiare, non cambiando niente a livello di ISEE.

Assegni circolari possono servire?

Solo cointestando il conto corrente a un soggetto esterno nucleo familiare la giacenza media e il saldo che incideranno sull’ISEE saranno ridotti della metà. Un’altra soluzione è di togliere i soldi dalla banca e tenerli in casa anche se non è un suggerimento ideale per via di possibili furti e problematiche di questo genere. Altra via che si può utilizzare è quella dell’assegno circolare che si può fare anche con la clausola M.

M., cioè a me medesimo. L’assegno circolare infatti non fa altro che togliere i soldi dal conto corrente e trasferirli su un assegno, come fossero stati prelevati. E l’assegno circolare può essere incassato fino a tre anni dalla data di emissione.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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