L’autunno si sta già affacciando e si riapre il nodo delle tariffe sulle bollette luce e gas, dal momento che è notizia degli ultimi giorni l’impennata del prezzo del gas sul mercato di Amsterdam. I future Ttf con scadenza prevista per il mese di settembre hanno avuto un balzo in avanti del 10,3% arrivando a un massimo di 38,35 euro a megawattora. La ragione è la possibilità di un’ondata di scioperi, a partire dal 7 settembre, che coinvolgeranno i lavoratori degli impianti di liquefazione Wheatstone e Gorgon in Australia.
Il passaggio al Mercato Libero
Ad aggiungersi ai problemi già segnalati c’è il Bonus bollette in scadenza in autunno e si parla di una nuova stangata per le famiglie italiane. Intanto, secondo le stime ufficiali circa il 35% degli utenti si trova ancora nel Mercato Tutelato dell’energia, soltanto per l’elettricità si stima nell’ordine delle 9,5 milioni di utenze domestiche. Per quanto concerne il gas, si parla di circa 6,9 milioni di italiani.
La situazione è dunque particolarmente complessa, anche perché si tratta, nella maggior parte dei casi, di clienti poco interessati a effettuare il passaggio e le cui utenze sono poco attrattive per gli stessi operatori del Mercato Libero. Ma quali sono i rischi che corrono gli utenti che non effettueranno spontaneamente il trasferimento? Cosa succederà alle bollette luce e gas? Si rischiano penalizzazioni o interruzioni della fornitura?
Bollette luce e gas, le tariffe cresceranno: quali sono i rischi se non si passa al Mercato Libero?
Diciamo subito che coloro che non effettueranno spontaneamente il passaggio al Mercato Libero non incorreranno in nessuna sanzione o penalizzazione, né tantomeno all’interruzione della fornitura.
Le utenze che non saranno passate al Mercato Libero saranno assegnate d’ufficio e tramite un’asta territoriale a un nuovo rivenditore. Il sistema delle aste dovrebbe permettere a questi utenti di ottenere la migliore tariffa sulle bollette luce e gas tra quelle proposte dai differenti operatori. Il sistema è stato già applicato alle microimprese e ai condomini e i risultati sono stati particolarmente positivi: i costi sono stati anche più convenienti del Mercato Tutelato.
Cosa conviene fare, restare nel Mercato tutelato e attendere l’asta o passare al Mercato Libero?
La domanda che gli italiani si pongono è se convenga effettuare autonomamente il passaggio al Mercato Libero o restare nel Mercato Tutelato e attendere le aste. La risposta è ovviamente difficile. Data la volatilità dei mercati energetici, soprattutto quello del gas, un sistema di tutela sicuramente permette di dormire sogni più tranquilli. Un modo per capire se, in questo momento, conviene restare nel Tutelato o passare a un’offerta del Mercato Libero è utilizzare il Portale Offerte di Arera, uno strumento molto agevole e semplice da utilizzare. Come sottolineato in più occasioni, nella maggior parte dei casi il Portale Offerte segnala come migliore opzione sul territorio proprio il Mercato Tutelato. Fondamentale, dunque, è sapere come cambiare gestore o tornare nel Mercato Tutelato.
In sintesi…
1. I costi della materia prima energetica iniziano nuovamente a salire e questo avrà un impatto sulle bollette luce e gas
2. Entro il 10 gennaio 2024 chiuderà il Mercato Tutelato, e coloro che non avranno effettuato il passaggio al Mercato Libero autonomamente vedranno le proprie utenze affidate al Servizio di Tutele Graduali (STG), che dà la possibilità di accedere alla migliore offerta sul territorio, mediante un sistema di aste
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