Bollette luce e gas, le tariffe cresceranno: quali sono i rischi se non si passa al Mercato Libero?

Dal 10 gennaio 2024 non esisterà più il Mercato Tutelato per le bollette luce e gas, cosa succede se non si passa al Mercato Libero?
1 anno fa
2 minuti di lettura
Bollette luce e gas: attenzione alla truffa del Si

L’autunno si sta già affacciando e si riapre il nodo delle tariffe sulle bollette luce e gas, dal momento che è notizia degli ultimi giorni l’impennata del prezzo del gas sul mercato di Amsterdam. I future Ttf con scadenza prevista per il mese di settembre hanno avuto un balzo in avanti del 10,3% arrivando a un massimo di 38,35 euro a megawattora. La ragione è la possibilità di un’ondata di scioperi, a partire dal 7 settembre, che coinvolgeranno i lavoratori degli impianti di liquefazione Wheatstone e Gorgon in Australia.

Si avvicina poi la data del 10 gennaio 2024, quando tutti gli italiani dovranno passare al Mercato Libero a seguito della ‘chiusura’ del Regime di Maggior Tutela. Le domande a cui cercheremo di rispondere in questo articolo riguardano i rischi per le famiglie, dalle possibili stangate invernali alla fine del Mercato Tutelato.

Il passaggio al Mercato Libero

Ad aggiungersi ai problemi già segnalati c’è il Bonus bollette in scadenza in autunno e si parla di una nuova stangata per le famiglie italiane. Intanto, secondo le stime ufficiali circa il 35% degli utenti si trova ancora nel Mercato Tutelato dell’energia, soltanto per l’elettricità si stima nell’ordine delle 9,5 milioni di utenze domestiche. Per quanto concerne il gas, si parla di circa 6,9 milioni di italiani.

La situazione è dunque particolarmente complessa, anche perché si tratta, nella maggior parte dei casi, di clienti poco interessati a effettuare il passaggio e le cui utenze sono poco attrattive per gli stessi operatori del Mercato Libero. Ma quali sono i rischi che corrono gli utenti che non effettueranno spontaneamente il trasferimento? Cosa succederà alle bollette luce e gas? Si rischiano penalizzazioni o interruzioni della fornitura?

Bollette luce e gas, le tariffe cresceranno: quali sono i rischi se non si passa al Mercato Libero?

Diciamo subito che coloro che non effettueranno spontaneamente il passaggio al Mercato Libero non incorreranno in nessuna sanzione o penalizzazione, né tantomeno all’interruzione della fornitura.

La normativa prevede una fase transitoria della durata di tre anni (fino al mese di aprile del 2027), gestito da un Servizio di Tutele Graduali.

Le utenze che non saranno passate al Mercato Libero saranno assegnate d’ufficio e tramite un’asta territoriale a un nuovo rivenditore. Il sistema delle aste dovrebbe permettere a questi utenti di ottenere la migliore tariffa sulle bollette luce e gas tra quelle proposte dai differenti operatori. Il sistema è stato già applicato alle microimprese e ai condomini e i risultati sono stati particolarmente positivi: i costi sono stati anche più convenienti del Mercato Tutelato.

Cosa conviene fare, restare nel Mercato tutelato e attendere l’asta o passare al Mercato Libero?

La domanda che gli italiani si pongono è se convenga effettuare autonomamente il passaggio al Mercato Libero o restare nel Mercato Tutelato e attendere le aste. La risposta è ovviamente difficile. Data la volatilità dei mercati energetici, soprattutto quello del gas, un sistema di tutela sicuramente permette di dormire sogni più tranquilli. Un modo per capire se, in questo momento, conviene restare nel Tutelato o passare a un’offerta del Mercato Libero è utilizzare il Portale Offerte di Arera, uno strumento molto agevole e semplice da utilizzare. Come sottolineato in più occasioni, nella maggior parte dei casi il Portale Offerte segnala come migliore opzione sul territorio proprio il Mercato Tutelato. Fondamentale, dunque, è sapere come cambiare gestore o tornare nel Mercato Tutelato.

In sintesi…

1. I costi della materia prima energetica iniziano nuovamente a salire e questo avrà un impatto sulle bollette luce e gas
2. Entro il 10 gennaio 2024 chiuderà il Mercato Tutelato, e coloro che non avranno effettuato il passaggio al Mercato Libero autonomamente vedranno le proprie utenze affidate al Servizio di Tutele Graduali (STG), che dà la possibilità di accedere alla migliore offerta sul territorio, mediante un sistema di aste
3.

I cittadini devono dunque scegliere se passare al Mercato Libero o restare (e addirittura tornare) nel Mercato Tutelato. Lo strumento da utilizzare è il Portale Offerte di Arera,

[email protected]

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

smart working
Articolo precedente

Smart working, meglio in Italia o all’estero? Ecco come si pagano le tasse

Pensione
Articolo seguente

Quando la legge Fornero diventa la tua migliore via per andare in pensione a 64 anni