Avere bisogno di un prestito è un evento che riguarda molti cittadini per le più svariate motivazioni. L’acquisto di un’auto, oppure di un nuovo elettrodomestico. O, ancora, per le spese universitarie di un figlio e così via dicendo. Non sempre una famiglia ha la liquidità necessaria per far fronte a una spesa di un certo rilievo, soprattutto se questa spesa è improvvisa come può essere una cura odontoiatrica costosa, un problema di salute con le relative spese mediche o per una improvvisa rottura di una caldaia in casa.
Ecco, quindi, che banche, finanziarie e istituti di credito vengono utilizzati per ottenere la liquidità immediata. Naturalmente con un programma di restituzione del prestito a rate, con interessi e costi. Le vie per ottenere un prestito sono tante. Ma sono altrettanto copiose le vie per restituirlo. Una delle più utilizzate da chi ha uno stipendio fisso mese per mese, o da un pensionato, è la cessione del quinto. E oggi parliamo proprio di questa formula di prestito e di restituzione.
Il quesito del nostro lettore
“Buongiorno, mi chiamo Salvatore e da due anni ho una trattenuta mensile sul mio stipendio per via di una cessione del quinto che ho attivato per un prestito di 8.000 euro. Soldi che due anni fa mi erano necessari per delle spese urgenti in casa. Adesso la mia situazione di liquidità è migliorata molto, e vorrei estinguere il mio debito subito, senza più quella trattenuta sullo stipendio. Se estinguo il debito ho diritto a recuperare qualcosa di interessi precedentemente caricati dalla banca?”
Rimborso costi e interessi se si estingue la cessione del quinto in anticipo, ecco come fare
Quando un soggetto, anche beneficiario della Legge 104, ha bisogno di liquidità, la via della cessione del quinto è una delle più utilizzate. Perché è la via più comoda per entrambi i soggetti di quello che è un vero e proprio contratto, ovvero il finanziamento.
Quest’ultimo invece ha la comodità di non dover ricordare scadenze e di non dover andare fisicamente a pagare bollettini alle Poste ogni mese, a ogni scadenza. Oltretutto, per via del fatto che la busta paga è certa, un finanziamento con cessione del quinto è facilmente ottenibile da chi ha bisogno di soldi.
Cosa si ottiene a estinguere prima una cessione del quinto
Naturalmente molto conta lo stipendio percepito, perché chiedere un prestito rilevante con uno stipendio basso, non è ammesso da nessun Istituto di Credito. Oltretutto ci sono delle regole ben precise sugli importi che possono essere concessi come prestito con cessione del quinto. Il nome stesso dello strumento sottolinea il fatto che si può ottenere un prestito impegnando di fatto solo la quinta parte di uno stipendio o di una pensione.
La cessione del quinto è un prestito personale al consumo a tutti gli effetti perché lo stipendio funge da garanzia per chi concede il prestito. Ma è un prestito che un debitore può decidere anche di estinguere anticipatamente. E questo può portare giovamento dal punto di vista del debito stesso. Perché naturalmente il prestito che si restituisce a rate è gravato di interessi tanto maggiori quanto più lungo è il periodo di ammortamento. E poi ci sono i costi della pratica che gravano ulteriormente sull’entità del prestito stesso.
Taglio delle spese anche precedenti il contratto e naturalmente taglio degli interessi sul prestito
Quando un debitore decide di estinguere un debito prima della scadenza prefissata, quello che in gergo tecnico si chiama costo del prestito potrebbe dare diritto ad un rimborso. O quanto meno, si ha diritto ad un taglio di quanto dovuto.
Si tratta di quella che viene definita “riduzione del costo totale del credito” che è pari agli interessi e alle spese di incasso della parte del debito residua da pagare per chi ha la cessione attiva. Ma se il taglio degli interessi è naturale, perché andranno scontati dal debito residuo una volta che si estingue in unica soluzione, per le spese ci sono dubbi di interpretazione.
Come capire quali spese si riducono per estinzione anticipata del finanziamento
Esistono infatti delle spese precedenti la stipula del contratto, cioè le classiche spese della pratica. Ma ci sono anche spese che si generano durante la fase di ammortamento del contratto di finanziamento. In genere il taglio del dovuto in sede di restituzione anticipata del debito per quanto riguarda le spese, non fa distinzioni. Infatti il taglio delle spese riguarda sia i costi precedenti l’avvio della cessione che quelli durante la fase di ammortamento.
In pratica la banca a cui i soldi sono dovuti dovrà rivedere il debito residuo alla luce delle rate già pagate ed alla luce del taglio di interessi e spese pre e post contratto.