Passaggio auto con la 104: si paga il trasferimento di proprietà?

In caso di passaggio auto con la Legge 104 bisogna pagare il trasferimento di proprietà? Ecco come funziona.
1 anno fa
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auto legge 104
Foto © Pixabay

“I cani sono più saggi degli uomini. Non prestano molta attenzione alle cose. Non sprecano i loro giorni accumulando proprietà. Non guastano i loro sonni preoccupandosi di come conservare gli oggetti che hanno e di come ottenere gli oggetti che non hanno“, affermava Eugene O’Neill.

In effetti la mania di acquistare e conservare oggetti sembra essere una prerogativa del tutto umana. Gli uomini tendono spesso a spendere più del dovuto, pur di entrare in possesso di prodotti alla moda e restare così al passo con i tempi.

Alcune spese, invece, sono strettamente necessarie e pertanto non possono essere rimandate. Basti pensare all’auto che permette di spostarsi da un posto all’altro in modo facile e veloce, rivelandosi indispensabile per persone con delle difficoltà motorie. Proprio in tale ambito interesserà sapere che i titolari di Legge 104 hanno diritto a diverse agevolazioni per l’acquisto dell’auto, come l’esonero dal bollo. E il trasferimento di proprietà, deve essere pagato oppure no? Ecco come funziona.

Passaggio auto con la 104: si paga il trasferimento di proprietà?

I disabili a cui è stato riconosciuto lo stato di handicap e la legge 104 non devono pagare la tassa sul passaggio di proprietà dell’auto. A tal proposito, come si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate:

“I veicoli destinati al trasporto o alla guida di persone con disabilità, sono esentati anche dal pagamento dell’imposta di trascrizione al PRA dovuta per la registrazione dei passaggi di proprietà. L’esenzione non è prevista per i veicoli dei non vedenti e dei sordi.

Il beneficio è riconosciuto sia per la prima iscrizione al PRA di un veicolo nuovo sia per la trascrizione di un passaggio di proprietà di un veicolo usato. L’esenzione deve essere richiesta esclusivamente al PRA territorialmente competente e spetta anche in caso di intestazione del veicolo al familiare del quale la persona con disabilità è fiscalmente a carico”.

Esenzione dall’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà: come farne richiesta

Il riconoscimento di tale agevolazione non avviene in automatico.

Nel caso in cui si acquisti un nuovo veicolo bisogna fare apposita richiesta al concessionario. Quest’ultimo, in genere, incarica un’agenzia di pratiche auto per svolgere le varie pratiche burocratiche, compresa la richiesta di esenzione dal pagamento dell’Imposta Provinciale di Trascrizione. Allo stesso modo la richiesta di esenzione deve essere presentata direttamente al concessionario anche in caso di acquisto di un mezzo usato. In alternativa è possibile rivolgersi ad uno degli Sportelli Telematici dell’Automobilista dislocati sul territorio italiano.

L’esenzione dall’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà è riconosciuta per un solo veicolo. Non mancano però le eccezioni. Vi sono alcune province, infatti, che permettono di beneficiare dell’esenzione per un secondo mezzo in casi particolari. Tra questi si annoverano, ad esempio, la perdita di possesso o il furto. Si ricorda, inoltre, che il mezzo non può essere rivenduto prima di due anni dalla data di acquisto. Nel caso in cui quest’ultima ipotesi dovesse verificarsi bisognerà pagare l’Imposta Provinciale di Trascrizione. Fa eccezione il caso in cui un soggetto con disabilità sia costretto a vendere il mezzo per acquistarne uno nuovo a causa delle mutate le necessità legate al proprio stato di handicap.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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