Pensioni polizia 2025: allarme rientrato?

Smentite le indiscrezioni che vorrebbero poliziotti e carabinieri in pensione a 62 anni. Dal 2025, però, la speranza di vita potrebbe tornare a salire.
1 anno fa
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pensioni e tfs
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Da tempo si parla di innalzamento dell’età pensionabile per il personale di polizia, militari e vigili del fuoco. Il comparto difesa, sicurezza e ordine pubblico è quindi preoccupato per quello che può accadere da un anno all’altro soprattutto in prossimità dell’approvazione della legge di bilancio.

Di fondo c’è da dire che la riforma Fornero, entrata in vigore nel 2012, non ha toccato l’assetto pensionistico di poliziotti, carabinieri, finanzieri, personale delle forze armate e vigili del fuoco. Per costoro l’età della pensione di vecchiaia scatta nella maggior parte dei casi al compimento del 60 esimo anni di età con 20 di contributi.

Ci sono poi le pensioni di anzianità a 58 anni con 35 di contributi o a 41 anni indipendentemente dall’età.

Pensioni militari: età ordinamentale in bilico

Ma perché si teme che l’età ordinamentale per la pensione di poliziotti e carabinieri possa salire, magari a 62 anni di età? Tutto parte, come detto, dalla riforma Fornero che ha agganciato l’età pensionabile per la generalità dei lavoratori alla speranza di vita. I militari sono rimasti preservati da questo, ma per quanto tempo ancora?

Benché esperti di previdenza e sindacalisti appartenenti ai vari comparti continuino a escludere che non ci sarà alcuna modifica al requisito anagrafico, le preoccupazioni montano col passare del tempo. Vero che per il 2024 non ci saranno cambiamenti e le regole per andare in pensione non cambieranno, visto anche che il governo non ha intenzione di fare riforme sulle pensioni. Ma dal 2025 qualcosa potrebbe cambiare.

In base al D.M. 27 ottobre 2021 sull’adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento del personale del comparto difesa sicurezza e soccorso pubblico, fino alla fine del prossimo anno la speranza di vita resta congelata. Niente cambierà fino al 31 dicembre 2024, ma dal 1 gennaio 2025 ci sarà un adeguamento per tutti. A prescindere dall’appartenenza dei lavoratori alle forze di polizia.

Poi si vedrà se introdurre nuovamente delle deroghe specifiche.

Speranza di vita in aumento

Le preoccupazioni dei militari sorgono quindi spontanee e la domanda che spesso ci si pone è: “quanto può ancora durare il congelamento della speranza di vita per poliziotti e carabinieri”? Sono passati più di 10 anni dalla riforma Fornero e per tutti i lavoratori l’età della pensione ordinaria si è innalzata gradualmente. Così è accaduto già tre volte: nel 2013, nel 2016 e nel 2019 con un aumento rispettivamente pari a tre, quattro e cinque mesi. Nel biennio 2021-2022 e 2023-2024 l’adeguamento è stato nullo per via della pandemia. Ma i requisiti anagrafici e contributivi, andranno adeguati all’aspettativa di vita Istat dal 2025. Per tutti.

Dire, quindi, come qualche sindacalista di comparto asserisce, che per militari e poliziotti non ci saranno cambiamenti sui requisiti anagrafici per la pensione è sbagliato. Non possiamo assolutamente sapere oggi come saranno le pensioni fra due anni e cosa succederà. Poi magari tutto resterà così come oggi, ma non è detto.

Di fatto, se le condizioni di vita continuano a migliorare in Italia (e questo è solo un bene), quindi si vive più a lungo, concedere ancora dal 2025 l’uscita dal servizio ai militari a 60 anni rappresenterà un’anomalia rispetto alla generalità dei lavoratori che oggi vanno in pensione 7 anni più tardi. Se per quetsi ultimi il requisito anagrafico salirà ipoteticamente a 67 anni e 2 mesi, sarà difficile lasciare l’età ordinamentale per i militari inchiodata a 60 anni.

Del resto, come spesso si sente dire, pur riconoscendo le opportune differenze e i rischi connessi all’attività lavorativa, quello che un tempo poteva essere visto come un giusto riconoscimento per il lavoro svolto da poliziotti e militari oggi è sempre più percepito come un privilegio.

Ma tant’è. Se ci sarà a meno un innalzamento dell’età anagrafica per i poliziotti questa sarà commisurata all’aumento della speranza di vita.

Quindi, eventualmente due o tre mesi in più. Di certo non ci sarà un salto di 2 anni come riportano erroneamente media male informati o si sente raccontare per creare allarmismi.

Riassumendo…

  • Le pensioni di militari e poliziotti non saranno toccate fino a fine 2024, ma dal 2025 potrebbe cambiare qualcosa.
  • Dal 1 gennaio 2025 ci sarà la ripresa dell’adeguamento dell’età pensionabile alla speranza di vita.
  • Per forze armate e forze dell’ordine potrebbe cambiare qualcosa, ma è troppo presto per dirlo.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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