Detrazione spese sanitarie, il fisco aggiorna la guida dopo il 730

A 4 giorni di distanza oltre la scadenza del 730/2023 l’Agenzia Entrate pubblica la guida aggiornata su spese sanitarie detraibili
1 anno fa
1 minuto di lettura
Spese sanitarie detraibili
© Licenza Creative Commons

A Modello 730/2023 (anno d’imposta 2022) scaduto, l’Agenzia Entrate pubblica la guida aggiornata delle spese sanitarie detraibili e di quelle deducibili.

Il 730 andava presentato il 2 ottobre 2023. La guida è stata, invece, pubblicata il 6 ottobre. Resta, comunque, utile in vista della scadenza del 30 novembre per il Modello Redditi. Il documento è suddiviso in 6 capitoli, ossia:

  • Introduzione;
  • Aspetti generali;
  • Spese sanitarie detraibili;
  • Spese per familiari con patologie esenti;
  • Spese mediche e di assistenza specifica delle persone con disabilità;
  • Per saperne di più.

Resta la franchigia di 129,11 euro

La guida, dunque, è incentrata sulle spese sanitarie sostenute nell’anno d’imposta 2022 e fronte delle quali, il legislatore riconosce una detrazione IRPEF del 19%.

C’è la franchigia di 129,11 euro.

Questo significa che, come sempre stato, la detrazione si applica solo sulla parte di spesa che supera questo importo.

Esempio

Nel 2022 sono state sostenute spese sanitarie per euro 500. La detrazione del 19% si applica sulla differenza tra 500 euro e 129,11 euro. Ossia su 370,89 euro.

Nella guida, per ogni spesa detraibile o deducibile sono indicate la tipologia ammessa, i limiti massimi previsti e la documentazione necessaria.

Spese sanitarie detraibili, serve la tracciabilità

Nella guida, l’Agenzia Entrate ci tiene in particolar modo a ricordare che a partire dalle spese sostenute dal 1° gennaio 2020 per le quali è prevista la detrazione del 19% (quindi, anche le spese sanitare), è necessario che il pagamento risulti da strumento tracciabile.

Pertanto, non sono detraibili le spese sanitarie che risultano pagate in contanti ma solo quelle pagate con:

  • bonifico;
  • assegno;
  • carta di credito;
  • carta di debito;
  • ecc.

Restano detraibili, anche se pagate in contanti le seguenti spese:

  • gli acquisti di medicinali (anche omeopatici);
  • l’acquisto di dispositivi medici;
  • le prestazioni rese da strutture sanitarie pubbliche o strutture sanitarie private accreditate al Servizio sanitario nazionale (sia in convenzione con il SSN che in regime privato).

L’Agenzia ricorda anche che gli elenchi delle strutture sanitarie private accreditate sono pubblicati (e annualmente aggiornati) sui siti delle Regioni convenzionate con il SSN (servizio sanitario nazionale).

Riassumendo…

  • l’Agenzia Entrate aggiorna la guida sulle spese sanitarie detraibili e deducibili
  • per ogni tipologia di spesa ammessa sono aggiornati i limiti massimi e la documentazione necessaria
  • resta la franchigia di 129,11 euro per la detrazione e resta l’obbligo di pagare con strumento tracciabile (salvo alcuni casi).

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

pensione
Articolo precedente

Quanto ha risparmiato sulla pensione chi ha vissuto gli ultimi 10 anni in Portogallo

Vontobel: Certificato su settore viaggi e turismo ad alte cedole potenziali
Articolo seguente

Vontobel Certificati Memory Cash Collect: come investire sul settore viaggi e turismo ottenendo fino al 18,96% annuo