Compliance scontrini. Le comunicazioni sono errate (avviso ADER)

Il Fisco interviene dopo le segnalazioni fatte dai diversi addetti ai lavori, esercenti e intermediari fiscali, che si sono visti recapitare lettere di compliance relative a violazioni mai commesse rispetto all'emissione degli scontrini.
1 anno fa
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Le partite Iva che hanno ricevuto una lettera di compliance con informazioni non corrette, perché gli operatori finanziari obbligati per legge alla trasmissione dei dati relativi ai pagamenti elettronici (Pos), hanno commesso degli errori sulle informazioni inviate, riceveranno dall’Agenzia una comunicazione di annullamento delle missive inesatte.

Questo quanto comunicato dall’Agenzia delle entrate con un avviso pubblicato ieri sul proprio sito.

L’intervento dell’Agenzia delle entrate è legato alle segnalazioni fatte dai diversi addetti ai lavori, esercenti e intermediari fiscali che si sono visti recapitare lettere di compliance relative a violazioni commesse rispetto all’emissione degli scontrini e delle fatture.

I dati delle transazioni fatte con il POS segnalate dalle banche all’Agenzia delle entrate contengono diversi errori. Infatti, nel file messo a disposizioni del Fisco, le banche hanno indicato le stesse operazioni più volte o in maniera errata, da qui la mancata corrispondenza rispetto agli scontrini (corrispettivi elettronici) e alle fatture.

La compliance per gli scontrini

Le banche sono tenute ad inviare all’Agenzia delle entrate:

  • i dati identificativi dei POS messi a disposizione degli esercenti;
  • l’importo complessivo di tutte le transazioni giornaliere effettuate con quegli stessi mezzi presso negozi, esercizi commerciali e studi professionali.

La comunicazione avviene senza alcuna distinzione tra operazioni con consumatori finali o con altri operatori economici. L’obbligo è fissato ad opera dell’articolo 22, comma 5, Dl 124/2019.

Sulla base di tali dati, l’Agenzia delle entrate sta inviando delle lettere di compliance sugli scontrini fiscali e sulle fatture elettroniche. (in realtà sarebbe corretto parlare di documento commerciale non di scontrino). In poche parole, in molti casi si gli incassi elettronici sono superiori agli incassi che risultano da scontrini e fatture elettroniche.

Grazie alla compliance, il contribuente può sistemare eventuali violazioni commesse ricorrendo al ravvedimento operoso. Se la violazione è stata già oggetto di constatazione con il relativo PVC, al ricorrere di precise condizioni c’è la possibilità di sfruttare la c.

d. sanatoria degli scontrini.

Compliance scontrini. Le comunicazioni sono errate (avviso ADER)

Nelle comunicazioni di compliance inviate dall’Agenzia delle entrate, è possibile visionare l’elenco dettagliato dei pagamenti elettronici ricevuti rispetto ai quali l’Agenzia ha rilevato uno discrepanza rispetto alle fatture elettroniche e ai corrispettivi.

Inoltre nel portale fatture e corrispettivi, nella sezione Consultazione, area “Fatture elettroniche e altri dati Iva ”sono disponibili i dati relativi alle fatture e ai corrispettivi correttamente trasmessi.

Tuttavia, diversi addetti ai lavori, esercenti e intermediari fiscali, hanno segnalato che i dati contenuti nella comunicazioni sono in molti casi sbagliati. Infatti, in molti hanno rilevato come per la stessa operazione l’incasso è stato segnalato più volte o in maniera errata.

Rispetto a tali segnalazioni, con un avviso pubblicato ieri, l’Agenzia delle entrate conferma che molte comunicazioni sono errare. Ciò a causa di errori commesse dagli intermediari finanziari che inviano i dati sul POS.

Le partite Iva che hanno ricevuto una lettera di compliance con informazioni non corrette, perché gli operatori finanziari obbligati per legge alla trasmissione dei dati relativi ai pagamenti elettronici (Pos), hanno commesso degli errori sulle informazioni inviate, riceveranno dall’Agenzia una comunicazione di annullamento delle missive inesatte.

L’Amministrazione, venuta a conoscenza del problema da alcune segnalazioni giunte da contribuenti e intermediari, fa sapere che il fatto non è riferibile al proprio operato e, trattandosi di informazioni trasmesse in forma giornaliera ed aggregata, non è rilevabile neppure dalle attività di verifica della qualità delle banche dati.

Considerato, quindi, che ha già inviato le lettere di compliance relative al confronto tra pagamenti elettronici giornalieri e fatture elettroniche e/o corrispettivi telematici trasmessi, l’Agenzia si è immediatamente attivata con gli stessi operatori finanziari per individuare nel dettaglio gli errori da loro commessi e nei prossimi giorni invierà ai contribuenti coinvolti una comunicazione di annullamento delle lettere di compliance che riportano dati sbagliati.

Riassumendo…

  • L’Agenzia delle entrate sta inviando agli esercenti migliaia di lettere di lettere di compliance per segnalare discrepanze tra incassi Pos e fatture/scontrini emessi;
  • le comunicazioni contengono però un sacco di errori;
  • l’Agenzia delle entrate presa contezza della situazione procederà ad annullare le lettere di compliance.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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