Sospensione reddito di cittadinanza e nuova domanda con cambio requisiti

In seguito alla sospensione del reddito di cittadinanza chi può presentare una nuova domanda? Ecco come funziona.
1 anno fa
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reddito di cittadinanza
Foto © Pixabay

Cambiare logica è molto facile, cambiare idea già un po’ più difficile, cambiare fede è quasi impossibile. Cambiare tutte le ragioni che ci hanno fatto fare gli errori non sarebbe neanche naturale”, canta Vasco Rossi con il brano Cambia – Menti.

In effetti cambiare non è mai facile. Ogni forma di novità porta inevitabilmente con sé un piccolo senso di smarrimento, dato dalla paura di non riuscire ad affrontare ciò che ci riserva il futuro.

Lo sanno bene i tanti percettori di reddito di cittadinanza che, dopo aver beneficiato per alcuni anni di un’entrata fissa mensile, hanno già dovuto dire addio al sussidio in questione.

Un cambiamento che stravolge inevitabilmente le loro esistenze. Non tutti, però, sono coinvolti da tale cambiamento. Alcuni, infatti, continueranno a percepire il reddito di cittadinanza fino alla fine dell’anno in corso. Altri, invece, nel caso in cui cambino alcuni requisiti, potranno presentare una nuova domanda. Ecco chi ne ha diritto.

Sospensione reddito di cittadinanza e nuova domanda con cambio requisiti

Il governo Meloni ha deciso di cambiare le carte in tavola per quanto riguarda il sussidio targato Movimento 5 Stelle. A tal proposito, attraverso il messaggio numero 3510 del 6 ottobre 2023, l’Inps ricorda che dallo scorso luglio sta procedendo a sospendere l’erogazione del Reddito di cittadinanza a coloro che non possiedono più i requisiti per fruire del sussidio. “La causale della sospensione – viene sottolineato – è indicata in procedura con la seguente motivazione “domanda sospesa per completata fruizione delle sette mensilità nel 2023”“.

Non devono fare i conti con la sospensione del reddito di cittadinanza le famiglie al cui interno siano presenti dei disabili, dei minori e delle persone con un’età pari o superiore a 60 anni. In questi casi, infatti, il reddito di cittadinanza continuerà ad essere erogato fino a dicembre 2023. I soggetti che rientrano in tali categorie entro la settima mensilità o nel mese successivo non devono presentare alcuna domanda.

In tal caso il reddito di cittadinanza viene erogato automaticamente fino alla fine dell’anno in corso. Il discorso risulta differente per i soggetti che maturano i requisiti dopo il primo mese di sospensione. Come ricordato dall’Inps, sempre attraverso il messaggio numero 3510, infatti:

“Nel caso di nascita di un figlio o in presenza di nuova disabilità accertata, se la nuova dichiarazione sostitutiva unica (DSU) è presentata entro il settimo mese di fruizione del Reddito di cittadinanza o in quello successivo, la nuova condizione del nucleo è rilevata in fase di rielaborazione automatica delle domande (in sede di rinnovo mensile) e, anche in questo caso, l’erogazione del beneficio prosegue automaticamente, senza soluzione di continuità. Nel caso in cui, invece, il requisito maturi successivamente al primo mese di sospensione (ad esempio, prestazione sospesa a luglio 2023 e requisito maturato a settembre 2023) o la DSU venga presentata successivamente alla intervenuta sospensione, è necessario presentare una nuova domanda di Reddito di cittadinanza. La nuova domanda non verrà bloccata dalla domanda sospesa per la causale sopra riportata (“domanda sospesa per completata fruizione delle sette mensilità nel 2023”) e l’erogazione della misura decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione della domanda”.

Chi potrà beneficiare del rdc fino a dicembre 2023

Per finire si ricorda che potranno continuare a beneficiare del reddito di cittadinanza fino alla fine dell’anno in corso le persone non attivabili al lavoro e prese in carico dai servizi. I relativi nominativi saranno comunicati all’Istituto di Previdenza attraverso la piattaforma GePI entro il prossimo 31 ottobre 2023. Proprio quest’ultimi, in caso di sospensione del sussidio, hanno diritto fino a novembre 2023 a beneficiare della ripresa della relativa erogazione. Non è richiesta la presentazione di una nuova domanda per il ripristino della misura. Questo, sottolinea l’Inps, “salvo il caso di conclusione dei 18 mesi di durata della erogazione del beneficio”.

E’ comunque utile approfondire il discorso sui requisiti e le modalità di richiesta del reddito di cittadinanza oltre la settima mensilità.

Magari si potrebbe scoprire di averne diritto.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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