Il Governo nella giornata di ieri ha approvato il disegno di legge della Manovra 2024 che ora inizierà il suo iter di approvazione che dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2023. Diversi gli interventi in materia di lavoro che avranno degli effetti positivi in busta paga. Si parte con il taglio al cuneo fiscale, le nuove aliquote Irpef, ecc. Di particolare importanza l’intervento sui fringe benefit ossia sulla tassazione prevista per l’insieme di beni e servizi che il datore di lavoro mette a disposizione dei propri dipendenti anche ad personam.
Vediamo nello specifico quali sono le novità contenute nella Manovra in materia di fringe benefit e quali saranno i vantaggi in busta paga.
Fringe benefit ai dipendenti. La situazione attuale
Grazie al DL 48/2023, art. 40, per tutto il 2023, i lavoratori dipendenti con figlio a carico possono sfruttare una soglia di esenzione fiscale e contributiva dei fringe benefit più alta rispetto a quella ordinaria di euro 258,23.
In particolare:
Limitatamente al periodo d’imposta 2023, in deroga a quanto previsto dall’articolo 51, comma 3, prima parte del terzo periodo, del Testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, non concorrono a formare il reddito, entro il limite complessivo di euro 3.000, il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti con figli, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi o affidati, che si trovano nelle condizioni previste dall’articolo 12, comma 2, del citato testo unico delle imposte sui redditi (..).
Dunque, con il DL Lavoro, sulla scia di altri interventi già in essere per il 2022, viene innalzata da 258,23 euro a 3.000 euro la soglia entro la quale il lavoratore dipendente non paga imposte e contributi sui benefits che gli sono riconosciuti dal datore di lavoro nel corso dell’anno.
Grazie al DL Lavoro, sono considerati fringe benefit e rientrano nello stesso limite anche le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche.
Fringe benefit. Nella Manovra limite fino a 2.000 euro per tutto il 2024
Il disegno di legge di bilancio 2023, nel testo Manovra approvato ieri dal Consiglio dei Ministri conferma l’intervento di favore in materia di fringe benefit.
In particolare, viene previsto l’innalzamento della soglia ordinaria di tassazione dei fringe benefit fissata a 258,23 euro a:
- 2 mila euro per i lavoratori con figli a carico e
- fino a 1.000 euro per tutti gli altri.
Saranno considerati finge benefit, e dunque potranno essere oggetto della nuova soglia di esenzione, anche i benefits erogati dal datore di lavoro per il pagamento dell’affitto e del mutuo.
In attesa di avere il testo della Manovra, dovrebbe essere confermato il passaggio operativo in base al quale il lavoratore dovrà presentare al proprio datore di lavoro una dichiarazione con la quale attesta di avere diritto alla soglia fringe benefit più alta. Con l’indicazione del codice fiscale dei figli a carico.
I fringe benefit potranno essere corrisposti anche ad personam.
Riassumendo…
- Con la Manovra 2024, la soglia ordinaria di esenzione fiscale dei finge benefit sale a 2 mila euro per i lavoratori con figli a carico. E fino a 1.000 euro per tutti gli altri;
- la nuova soglia di applica anche ai benefits erogati dal datore di lavoro per il pagamento dell’affitto e del mutuo;
- rimane fermo che saranno tassati tutti i Fringe benefit laddove il totale complessivo sia superiore ai suddetti limiti.