Avvisi bonari, in ferie anche a Natale con la riforma fiscale

Nelle ultime misure della riforma fiscale contenute nel decreto attuativo spunta lo stop agli avvisi bonari ad agosto e dicembre di ogni anno
1 anno fa
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Non solo agosto. Anche il Natale diventerà più sereno per i contribuenti italiani. Una boccata di ossigeno per loro arriva con l’ultimo decreto attuativo della riforma fiscale approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 23 ottobre 2023.

Nel mese più caldo dell’anno (anche se ormai quest’affermazione non è più veritiera visto le ultime condizioni climatiche con caldo torrido anche ad ottobre) e nel mese che segna l’inizio dell’inverno, il legislatore sancisce lo stop agli avvisi bonari e non solo.

Quando il fisco invia la comunicazione di irregolarità

Gli avvisi bonari, ricordiamo, si sostanziano in una comunicazione che il fisco (Agenzia delle Entrate) invia al contribuente e con cui gli dice “bonariamente” di aver commesso delle irregolarità nella propria dichiarazione dei redditi.

Con detta comunicazione gli si chiede, in sostanza di sanare l’irregolarità pagando la maggiore imposta dovuta, entro 30 giorni dalla notifica oppure di fornire (sempre entro 30 giorni dalla notifica) informazioni e documenti giustificativi a propria discolpa.

Il vantaggio è che, pagando nel termine di 30 giorni, si beneficia di sanzione ridotta (pari al 10%, invece che 30%).

Il menzionato termine di 30 giorni, diventa poi 90 giorni laddove l’avviso bonario sia notificato direttamente all’intermediario a cui il contribuente si è rivolto per la dichiarazione dei redditi oggetto della contestazione (commercialista, consulente del lavoro, ecc.).

Avvisi bonari, stop invio ad agosto e dicembre

Già oggi il legislatore si presenta clemente grazie alla pausa estiva avvisi bonari di agosto. In sostanza, l’art. 37 decreto-legge n. 223 del 2006, dice che

“sono sospesi dal 1° agosto al 4 settembre di ciascun anno i termini per la trasmissione dei documenti e delle informazioni richiesti ai contribuenti dall’Agenzia delle Entrate o da altri enti impositori”.

Sospesi per lo stesso periodo anche i termini entro cui fare i pagamenti.

Questo significa che ad esempio:

  • se arriva un avviso bonario ad agosto, i 30 giorni per pagare o presentare documenti e informazioni partiranno a contarsi dal 5 settembre.
  • se arriva un avviso bonario il 27 luglio, i termini decorrono fino al 31 luglio, poi ci si ferma e il conteggio riprende a partire dal 5 settembre.

A ciò, l’ultimo decreto sulla riforma fiscale aggiunge un’ulteriore boccata di ossigeno, prevedendo che

  • dal 1° agosto al 31 agosto e dal 1° dicembre al 31 dicembre di ogni anno l’Agenzia Entrate non invierà avvisi bonari e lettere di compliance.

Sono, tuttavia, fatti salvo i casi di “indifferibilità ed urgenza”.

Ad esempio il caso in cui entro il 31 dicembre scade il termine di prescrizione di un tributo e, quindi, l’Agenzia deve notificare altrimenti perde per quel tributo il diritto a pretendere.

Precisiamo che il decreto in esame dovrà adesso passare l’esame delle commissioni parlamentari. La novità, quindi, se verrà confermata andrà in vigore dal 2024.

Riassumendo…

Tra le ultime misure della riforma fiscale c’è lo stop all’invio, nei mesi di agosto e dicembre di ogni anno:

  • degli avvisi bonari
  • delle lettere di compliance

Sono fatti salvo i casi di indifferibilità e di urgenza.

 

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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