L’offerta sarebbe dovuta rimanere attiva fino al 31 ottobre, ma si è conclusa dopo pochi minuti essere stata aperta nella mattina di ieri. Il collocamento del bond Carraro si è rivelato un grande successo per l’emittente. L’importo di 120 milioni di euro richiesto al mercato è andato letteralmente a ruba, tant’è che subito dopo essere stato reso disponibile, le prenotazioni lo avevano già coperto per intero. L’azienda non ha potuto che procedere alla chiusura anticipata del collocamento. Le obbligazioni sottoscritte sono state 120.000 per l’importo nominale cadauna di 1.000 euro.
Caratteristiche dell’emissione
Ma cosa aveva di così prezioso questo bond Carraro per essere stato preso d’assalto dagli obbligazionisti? A fronte di una scadenza a 5 anni (la data di rimborso è fissata per il 6 novembre 2028), la cedola lorda annuale è del 7,75%. Al netto dell’imposta, risulta pur sempre essere del 5,735%. Sarà corrisposta su base semestrale a partire dal prossimo 6 maggio 2024. La data di emissione è il 6 novembre prossimo, quando scatterà il godimento degli interessi.
Si tratta di un bond unsecured, cioè ordinario e non garantito. Non è neppure convertibile. Invece, è un “callable”. L’emittente si è riservato la facoltà di procedere al rimborso anticipato del capitale con annessi interessi fino a quel momento maturati trascorsi 18 o 30 mesi dalla data di emissione. Dopo 18 mesi, cioè in data 6 maggio 2025, il prezzo a cui avverrebbe il rimborso è di 103. Dopo 30 mesi, cioè dal 6 maggio 2026, sarebbe di 101,50. Questo implica per i sottoscrittori guadagni in conto capitale pari rispettivamente al 3% e all’1,50%, visto che l’emissione è avvenuta alla pari. A quei valori di mercato, il rendimento alla scadenza tra 18 mesi sarebbe del 6,70% e tra 30 mesi del 7,04%.
Bond Carraro più generoso dei titoli di stato
Veniamo dal collocamento del BTp Valore 2028, che ha offerto ai sottoscrittori un rendimento netto alla scadenza superiore al 3,80%, premio fedeltà incluso. Il bond Carraro offre, a conti fatti, circa l’1,90% in più.
L’importo incassato servirà all’azienda per rimborsare un bond da 180 milioni in scadenza nel gennaio 2025. I restanti 60 milioni saranno coperti attingendo alla liquidità aziendale. Forse anche per questa ragione nelle ultime sedute questo titolo ha visto salire il prezzo fino a sfiorare la pari, mentre il rendimento è sceso in area 4,30%. Pur sempre interessante per una durata residua di appena 15 mesi.