Bollo auto arretrato, come capire a quale anno si riferisce

In caso di ravvedimento operoso per il bollo auto arretrato è importante capire a quale anno si riferisce. Ecco gli strumenti per farlo
1 anno fa
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bollo auto
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Avere il bollo auto arretrato oggi è cosa abbastanza frequente per tutti. La causa non è difficile da intuire. La tassa sull’auto è da sempre quella più odiata dai contribuenti italiani e lo è divenuta ancor più a seguito delle attuali difficoltà economiche in cui versano molte famiglie.

Tra una bolletta della luce e il bollo auto, la priorità è per la luce. Fra il dover fare la spesa al supermercato e il pagare il bollo auto, la priorità è la spesa al supermercato. Tra i libri per la scuola dei figli e il bollo, la precedenza è per i libri dei figli.

A ogni modo, al bollo auto arretrato c’è il rimedio. Pagarlo in ritardo può evitare che arrivi la cartella esattoriale. C’è il ravvedimento operoso. Bisogna, tuttavia, prima capire a quale anno si riferisce. Ciò in quanto dall’anno dipenderà poi la sanzione da ravvedimento applicabile e dipenderà l’importo degli interessi.

Le scadenze ordinarie

In primis dobbiamo ricordare quali sono le scadenze ordinarie per pagare il bollo. I tempi sono diversi a seconda che trattasi di veicoli immatricolati in corso di anno o di veicoli già immatricolati.

Per quelli già immatricolati si parla più propriamente di rinnovo della tassa. In tal caso, il pagamento è da farsi entro la fine del mese successivo alla scadenza dell’annualità di validità (12 mesi). Quindi, per un bollo auto con validità 1° novembre 2022 – 31 ottobre 2023, il pagamento del rinnovo deve farsi entro il 30 novembre 2023.

Per i veicoli immatricolati in Italia in corso di anno, il versamento della tassa per la prima volta deve farsi entro la fine del mese di immatricolazione. Se l’immatricolazione è negli ultimi 10 giorni del mese, il pagamento è possibile entro la fine del mese successivo.

Bollo auto arretrato, come regolarizzare con il ravvedimento

Chi salta la scadenza ordinaria di pagamento cade in sanzione. Una sanzione che può essere ridotta con il ravvedimento operoso.

Questo significa pagare spontaneamente, prima che la Regione se ne accorga (il bollo è di competenza regionale):

  • il bollo arretrato;
  • la sanzione ridotta;
  • gli interessi al tasso annuo legale per i giorni di ritardo.

In merito alla sanzione, se si paga entro i 15 giorni successivi alla scadenza, sarà dello 0,1% dell’imposta per ogni giorno di ritardo. Si sale a:

  • 1,67% se il ritardo è compreso tra i 30 e i 90 giorni;
  • 3,75% dopo 90 giorni ma entro un anno dalla scadenza;
  • 4,29%, oltre i 12 mesi ma entro 2 anni dalla scadenza;
  • 5%, oltre 2 anni dalla scadenza.

Come conoscere l’anno del bollo auto arretrato

Come si può notare, dunque, la sanzione varia in base al tempo che passa tra la scadenza e il momento in cui ci si mette in regola. Inoltre, più giorni passano e più saranno anche gli interessi da pagare.

Prima di fare il ravvedimento, dunque, è importante conoscere l’anno a cui si riferisce il bollo arretrato. Da ciò, infatti, dipenderà la scadenza originaria e, quindi, il conteggio del tempo che passa fino al giorno in cui si fa il ravvedimento operoso.

Per conoscere la scadenza del bollo arretrato è possibile, ad esempio, utilizzare il servizio gratuito di calcolo bollo auto messo a disposizione sul sito istituzionale ACI (Automobile Club Italia). Qui, inserendo i dati richiesti, il sistema restituisce l’importo del bollo da pagare, indicando anche sanzione ed interessi. Non è richiesto lo SPID e nemmeno altre credenziali particolare per il suo utilizzo.

In alternativa è possibile recarsi presso un ufficio ACI della propria regione. Qui l’operatore sarà in grado di indicare quale bollo che non è stato pagato e sarà in grado di dire l’importo da pagare comprensivo di sanzioni e interessi da ravvedimento. Potrà rilasciare anche un estratto da cui si evincono gli anni per i quali la tassa è in regola e quelli per i quali, invece, la tassa non risulta pagata.

Ricordiamo, infine, che la tassa si prescrive nel termine di tre anni.

Riassumendo…

  • il bollo auto si rinnova entro il mese successivo alla scadenza dell’annualità (12 mesi)
  • se il veicolo è immatricolato in corso di anno, il primo pagamento della tassa deve farsi entro la fine del mese di immatricolazione, ovvero entro la fine del mese successivo se l’immatricolazione è avvenuta negli ultimi 10 giorni del mese
  • in caso di bollo auto arretrato si può fare il ravvedimento operoso
  • è possibile conoscere l’anno della tassa non pagata ricorrendo al servizio online dell’ACI oppure rivolgendosi agli uffici ACI presenti nella propria regione.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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