L’asciugatrice è uno degli elettrodomestici che consuma di più per cui incide molto sulla bolletta. Con delle giuste accortezze, però, è possibile risparmiare ed evitare di sostenere costi troppo alti. Per molti, questo nuovo elettrodomestico è una vera manna dal cielo. Il motivo è che con essa si possono asciugare i panni bagnati dopo il lavaggio sia a mano che in lavatrice. È uno strumento utile soprattutto per chi ha poco spazio per stendere i panni o per chi vive in un luogo poco soleggiato.
I vantaggi dell’asciugatrice sono diversi e il primo è che la biancheria si asciuga meglio. In più, si riduce il tempo di asciugatura dei panni, occupa il medesimo spazio della lavatrice, non rilascia umidità perché la raccoglie in uno specifico cassetto e asciuga i capi lasciandoli più morbidi e profumati.
Ovviamente, come detto, si tratta di un elettrodomestico energivoro il cui consumo medio può variare da meno di 1,5 kilowattora fino a più di 5 kWh per ciclo. Dipende, comunque molto, dalla classe energetica.
Consigli per risparmiare
Si può risparmiare con l’asciugatrice seguendo questi semplici accorgimenti. Grazie ad essi si consumerà meno energia e si riceverà una bolletta con un importo più basso.
Il primo consiglio è quello di usare questo elettrodomestico solo a cestello pieno, come accade con la lavatrice. L’ideale sarebbe scegliere un modello con carico identico a quest’ultima. Non si dovrà, però, mai sovraccaricarla perché se ciò avverrà sarà impossibile asciugare i panni.
Anche la temperatura dei programmi sarà importante. Andrebbe infatti scelto un programma a seconda dei capi da asciugare. Non servono infatti cicli troppo lunghi se non è necessario. Infine, facendo più cicli di seguito, si potrà consumare minore energia perché non si disperderà il calore accumulato in quelli precedenti. Una volta asciutti, poi, i capi andranno subito rimossi per evitare che si consumi ulteriore energia per tenere attivo il cestello.
Quando accenderla per limitare i consumi?
Anche l’orario di accensione dell’asciugatrice è importante per risparmiare. Chi ha una tariffa monoraria potrà utilizzarla quando vuole. Chi ne ha una bioraria, invece, dovrebbe usarla solo in determinate fasce (che sono due). La prima ovvero la F1 è in vigore dalle 8 del mattino alle 19 dal lunedì al venerdì ed è la più cara.
C’è poi la F23 che è in vigore dalle 19 di sera alle 8 del mattino tutti i giorni (dal lunedì al venerdì) e in più la domenica. Essa prevede un prezzo della componente energia più conveniente. Ricordiamo che la tariffa monoraria conviene maggiormente a chi resta in casa tutto il giorno mentre la bioraria a chi, ad esempio, lavora e torna a casa la sera.