Torna di moda il radiatore svedese: gli italiani aprono le porte al calore nordico

Come funzionano i radiatori svedesi: possono essere una valida alternativa al riscaldamento a gas nelle nostre case?
12 mesi fa
2 minuti di lettura
riscaldamento casa
foto @ pixabay

Complice l’aumento del prezzo del gas, i radiatori svedesi stanno facendo un ritorno silenzioso ma potente nelle famiglie moderne. Questi dispositivi di riscaldamento combinano design e funzionalità in modo unico. Non a caso il nome riporta alla patria di Ikea che trova sempre tutte le soluzioni di risparmio per la casa con stile nordico. Cosa sono e come funzionano i radiatori svedesi? E soprattutto: passare a questo sistema di riscaldamento assicura sempre un risparmio sulle bollette invernali?

Devo dire che quando ho sentito della “nuova moda” dei radiatori svedesi e ho chiesto cosa fossero mi è venuto un po’ da sorridere.

Da bambina andavo spesso in campeggio dai miei nonni in un bungalow sulla pineta del mare vicino al litorale romano che loro avevano in affitto tutto l’anno. Oltre all’estate, se il tempo lo permetteva, trascorrevamo li anche alcuni week end natalizi e il bungalow era riscaldato da radiatori elettrici installati a parete. Solo che non li chiamavamo radiatori svedesi, o scandinavi, etc.

E infatti vengo a scoprire che sono molto comuni nelle seconde casa come case vacanza.

Radiatori Svedesi: Estetica e Funzionalità in Armonia

I radiatori svedesi sono convettori elettrici a basso consumo che si installano alla parete.

Proprio come i mobili Ikea, i radiatori svedesi si contraddistinguono in genere da una linea pulita e moderna. Senza troppi fronzoli. Il che permette di inserirli bene in qualsiasi ambiente e stile di arredamento.

Possono essere una soluzione per risparmiare sul riscaldamento domestico?

L’Efficienza Termica dietro la Bellezza

Questi radiatori elettrici lavorano tramite sistema cd a camino: l’aria fredda viene aspirata da sotto e, passando all’interno del termoconvettore, si riscalda grazie a una resistenza di ceramica posta in un dissipatore di alluminio. L’aria riscaldata viene poi re immessa nella stanza dalla parte superiore del radiatore.

Grazie ad un pratico termostato possiamo pre impostare la temperatura desiderata e il radiatore svedese provvederà a mantenere l’ambiente costante a quel valore verificandone i gradi a intervalli regolari di 40 secondi e attivando la resistenza a bisogno.
A differenza di altri apparecchi, come le stufe elettriche, i termosifoni svedesi lavorano a una temperatura di 80°C così evita di seccare l’aria e bruciare la polvere, ciò garantisce un’aria salubre e respirabile e fa sì che non ci sia odore di bruciato durante il funzionamento del radiatore.

I radiatori svedesi operano attraverso il principio della convezione termica, distribuendo il calore in modo uniforme in ogni angolo della stanza. Questo li rende un’opzione efficiente dal punto di vista energetico, consentendo un riscaldamento costante senza sprechi. Tuttavia, come per ogni decisione, ci sono anche alcuni aspetti da considerare.

Pro e contro dei radiatori svedesi

Ecco alcune considerazioni da fare prima della scelta.

  1. Investimento Iniziale: L’acquisto di radiatori svedesi può comportare un investimento iniziale più elevato rispetto a soluzioni più tradizionali.
  2. Manutenzione: Alcuni modelli possono richiedere una manutenzione più attenta, con particolare attenzione agli elementi riscaldanti e alle prestazioni nel tempo.
  3. Adattabilità: Mentre il design nordico può adattarsi a molte estetiche, potrebbe non essere la scelta ideale per tutti i gusti personali.

Riassunto in Pillole: Radiatori Svedesi in Breve

  • Estetica Moderna: Design nordico che si integra con eleganza in qualsiasi ambiente.
  • Efficienza Termica: Distribuzione uniforme del calore per un riscaldamento efficace.
  • Aspetti da Considerare: Investimento iniziale, manutenzione e adattabilità

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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