Se avete investito in questo bond svizzero, il guadagno quest’anno supera sfiora il 30%

Questo bond svizzero ha offerto quest'anno un rendimento vicino al 30%, a conferma che anche gli avidi "safe asset" possono far guadagnare.
1 anno fa
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Bond svizzero con rendimento vicino al 30% quest'anno
Bond svizzero con rendimento vicino al 30% quest'anno © Licenza Creative Commons

Se avete dimestichezza con il concetto di “safe asset”, saprete benissimo che si tratta di investimenti relativamente sicuri, ma molto avidi di rendimento. D’altronde non puoi avere la moglie ubriaca e la botte piena. Solo l’assunzione di un rischio medio-alto tende ad innalzare la remuneratività di un investimento. E se vi dicessimo che c’è un bond svizzero che quest’anno ha offerto agli obbligazionisti un rendimento vicino al 30%?

Rendimento effettivo lordo vicino al 30%

Sembra difficile crederlo, eppure è così.

Vedremo come sia stato possibile, specie in un anno particolarmente complicato per il mercato obbligazionario, pur in ripresa nelle ultime settimane. Ecco quale bond svizzero e come sia arrivato a rendere così tanto in così breve tempo. Parliamo della scadenza più longeva sul mercato sovrano elvetico, quella residua a 40 anni, anche se fu emesso nel 2014 come un bond a 50 anni. Il titolo sarà rimborsato in data 25 giugno del 2064 e stacca cedola annuale lorda del 2% (ISIN: CH0224397007).

A fine 2022, la quotazione si attestava a 117,45, mentre ieri risultava salita a 146. In appena undici mesi, dunque, ha registrato un apprezzamento superiore al 24%. In questo lasso di tempo, il franco svizzero si è rafforzato contro l’euro del 3%. Infine, l’investitore ha potuto maturare un rateo attivo di circa l’1,50% per la cedola. Complessivamente, quindi, il bond svizzero ha offerto quest’anno un rendimento effettivo intorno al 28,50% ad un ipotetico investitore dell’Eurozona.

Bond svizzero trainato da trend globale e natura safe asset

A spiegare questo dato rileva l’andamento del rendimento alla scadenza: da quasi 1,50% di fine 2022 all’attuale 0,62%. E pensate che anche coloro che avessero acquistato questo bond svizzero appena tre settimane fa, oggi maturerebbero una plusvalenza superiore al 14%. Come sappiamo, la Svizzera è un “safe haven” per i capitali di tutto il mondo. La sua qualità di “porto sicuro” dipende da svariate ragioni, tra cui la storica neutralità e una legislazione altamente rispettosa dei diritti di proprietà e della libertà economica.
Nelle fasi di tensione, gli asset denominati in franchi svizzeri sono oggetto di acquisti. E le tensioni in questo 2023 non sono mancate.
Tuttavia, guardando all’andamento del grafico dei prezzi, notiamo che esso sembra avere seguito essenzialmente il trend globale. In breve, il suddetto bond svizzero a 40 anni non ha fatto altro che riflettere l’altalena dei rendimenti di questi mesi. Certo, sembra assurdo che ancora oggi il rendimento a lunghissimo termine resti così basso. Ma questo deriva non solo dalla natura di “safe asset” delle obbligazioni elvetiche, quanto perlopiù dalla bassa inflazione domestica, sotto il target del 2% ormai da giugno. Data anche la forza del cambio, improbabile che la Banca Nazionale Svizzera voglia ancora aumentare i tassi di interesse dall’1,75% attuale. Nel mondo avanzato, solo il Giappone ha un costo del denaro più basso, pur a fronte di notevoli criticità per cambio e mercato obbligazionario.

 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

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