L’IMU, come noto, ha come presupposto il possesso di immobili in Italia. Nel senso che è un tributo dovuto dai possessori di case, terreni, ecc. ubicati nel nostro territorio. Per possessore si intende il proprietario o chi altro ha diritto reale di godimento su detti immobili (usufrutto, enfiteusi, diritto di abitazione, ecc.). Non paga l’IMU l’occupante, ossia inquilino o comodatario. Quindi, se una casa è data in affitto, il tributo lo deve pagare il proprietario (locatore) e non l’inquilino.
L’IMU la paga anche il residente all’estero se possiede immobili in Italia. In tal caso, tuttavia, trovandosi fuori dal nostro Paese, il contribuente potrebbe avere difficoltà nel pagare l’imposta con le ordinarie modalità. Ossia con Modello F24. Ecco, quindi, che il tal caso è data possibilità di versare il tributo mediate bonifico.
Destinatario del bonifico deve essere il comune in cui si trovano gli immobili oggetto d’imposta. Se, tuttavia, si tratta di immobili di categoria catastale D privi di rendita, una quota di IMU è destinata anche allo Stato.
Ma qual è l’IBAN corretto da indicare nel bonifico?
La risposta a questa domanda è di particolare importanza, in quanto un IBAN errato potrebbe compromettere il buon esito del versamento e, quindi, far risultare l’IMU come “non versata”.
La causale nel bonifico dall’estero
La prima cosa cui prestare attenzione nella compilazione del bonifico per il pagamento IMU dall’estero è la causale. Deve trattarsi di una causale completa che riesca a riportare le stesse informazioni che andrebbero indicate nel Modello F24. Quindi:
- codice fiscale del contribuente;
- codice catastale del comune di ubicazione degli immobili;
- il numero di immobili oggetto dell’imposta;
- l’anno d’imposta di riferimento;
- dicitura “acconto IMU” o “saldo IMU” a seconda di ciò che si sta versando;
- codice tributo IMU.
Se poi si tratta di ravvedimento occorre indicare anche la dicitura “Ravvedimento”.
In vista della scadenza del saldo IMU 2023 (18 dicembre), una causale tipo potrebbe essere, ad esempio:
Saldo IMU 2023 – Codice Comune L219 (Torino) – N. Immobili 1– Codice Tributo 3918 (altri immobili).
IMU dall’estero, l’IBAN per il bonifico
In merito all’IBAN del beneficiario da indicare nel bonifico, essendo l’IMU un tributo di competenza comunale è necessario rivolgersi all’ufficio tributi del comune in cui si trovano gli immobili per avere indicazioni. Ciò in quando l’IBAN può variare da comune a comune. Il più delle volte il dato è reperibile anche dal sito istituzionale del comune stesso.
Una copia del bonifico deve essere inviata al comune anche tramite e-mail (meglio con PEC).
In merito, invece, all’IMU per i fabbricati di categoria catastale D, come detto, è previsto che una quota del tributo finisca anche nelle casse dello Stato. In tal caso, quindi, il contribuente all’estero deve fare doppio bonifico, ossia uno per la quota di competenza del comune (indicando l’IBAN del comune destinatario del versamento) e l’altro per la quota di competenza dello Stato. Tale secondo bonifico deve essere eseguito in favore di Banca d’Italia (codice BIC BITAITRRENT) utilizzando il codice IBAN IT02G0100003245348006108000.
Riassumendo…
- l’IMU deve essere pagata anche dai residenti all’estero che possiedono immobili in Italia
- se tali contribuenti non possono pagare con Modello F24 devono fare bonifico
- l’IBAN da indicare deve essere quello del comune in cui si trovano gli immobili (per avere informazioni in merito è bene rivolgersi all’ufficio tributi del comune e farsi indicare l’IBAN)
- per la quota IMU di competenza dello Stato (fabbricati D privi di rendita catastale) l’IBAN è uguale per tutti (Banca d’Italia – IT02G0100003245348006108000).