Pochi giorni ancora a disposizione per limitare al massimo i danni per chi ha omesso il versamento del saldo IMU 2023. Scade il 2 gennaio 2024 il c.d. ravvedimento sprint. Farlo, tuttavia, in questo breve periodo che manca ancora alla fine dell’anno, conviene ancora di più.
Fare, invece, ravvedimento dopo il 2 gennaio 2024 sarà più costoso in termini di sanzioni (e anche di interessi).
Ricordiamo che il saldo IMU 2023 era da pagarsi entro il 18 dicembre 2023. O meglio la scadenza ordinaria era il 16 dicembre, che essendo sabato è saltata di due giorni.
Rimedio immediato a costo quasi zero
Chi ha saltato la data senza pagare o chi entro quella data ha pagato solo parte dell’importo dovuto può rimediare con il ravvedimento operoso di cui all’art. 13 D. Lgs. n. 472/1997. Questo significa pagare spontaneamente, oltre all’importo del saldo IMU 2023 omesso, anche la sanzione ridotta e gli interessi al tasso annuo legale per ogni giorno di ritardo.
La sanzione, seppur ridotta rispetto a quella ordinaria, aumenta con il passare del tempo. Ad esempio, è più bassa se si rimedia nei primi 14 giorni rispetto a quella che si applicherebbe rimediando dopo i 14 giorni. Se poi si lasciano passare mesi o anni il danno è ancora maggiore e si rischia che nel frattempo il fisco si accorga dell’omissione e invii la contestazione. E a contestazione avvenuta niente più ravvedimento possibile.
Fare il ravvedimento nei primi 14 giorni conviene. La convenienza sta nel fatto che la sanzione è super ridotta e si applica per ciascun giorno di ritardo. In dettaglio è pari allo 0,1% per ogni giorno. Quindi, la massimo 1,4% se ci si ravvede il 14 giorno.
Saldo IMU 2023, il ravvedimento sprint in scadenza
Con riferimento al saldo IMU 2023, il 14° giorno cade il giorno 1° gennaio 2024. Essendo festivo, si passa al 2 gennaio.
Supponendo, quindi, un contribuente che non ha pagato il saldo IMU 2023 che decide di ravvedersi il giorno 27 dicembre 2023, questi applicherà una sanzione pari allo 0,9% (9 giorni di ritardo dal conteggiare da 19 dicembre al 27 dicembre). A fronte di chi, invece, si ravvede il 2 gennaio 2024 che dovrà applicare la sanzione dell’1,4%.
Chi non si ravvede nemmeno entro il 2 gennaio 2024, potrà ancora farlo ma con sanzione più alta e che varia a seconda del tempo che passa. Ad esempio, rimediando oltre il 14° giorno ma entro il 30° giorno l’ammenda salirà a 1,5%. Lasciando passare anche il 30° giorno ma non il 90°, la sanzione salirà a 1,67 %.
Trovi qui tulle le sanzioni da ravvedimento IMU.
Si rammenta, infine, che sanzione e interessi sono indicati con lo stesso codice tributo IMU riferito all’immobile oggetto del tributo non pagato.
Riassumendo
- è in scadenza il 2 gennaio 2024 il ravvedimento sprint per il saldo IMU 2023
- versare, entro i primi 14 giorni, l’importo omesso prevede l’applicazione della sanzione dello 0,1% per ogni giorno di ritardo
- lasciando passare 14 giorni, la sanzione per ravvedimento aumenta sempre di più.