In data 28 dicembre, il Governo ha approvato un nuovo decreto legge che introduce “Misure urgenti relative alle agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119 (superbonus), 119-ter (bonus 75%) e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34.
In sostanza, il Governo Meloni interviene in materia di superbonus, limitando gli effetti negativi legati al meccanismo di decalage ossia al taglio delle aliquote agevolative e in materia di bonus 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
Proprio sul bonus 75% si registra l’intervento più invasivo, con la forte riduzione degli interventi ammessi al bonus nonché con la definitiva eliminazione delle opzioni di sconto in fattura e cessione del credito.
Il bonus al 75% a oggi
Il bonus al 75% per gli interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche è disciplinato dall’art. 119-ter del DL 34/2020.
L’agevolazione, da ripartire tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo, spetta nella misura del 75 per cento delle spese sostenute.
Il bonus al 75% è calcolato su un ammontare complessivo di spesa non superiore a:
- 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
- 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari;
- 30.000 a euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di 8 unità immobiliari.
Il bonus 75% spetta anche al familiare convivente.
Detto ciò, anche se il riferimento al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche potrebbe far pensare che siano pochi gli interventi agevolati con il 75%, c’è da dire che la lista dei lavori ammessi al bonus, anche in assenza di un soggetto disabile nella casa oggetto dei lavori, è piuttosto ampia.
Ad esempio, rientrano tra i lavori agevolabili:
- la sostituzione di finiture (pavimenti, porte, infissi esterni, terminali degli impianti);
- il rifacimento o l’adeguamento di impianti tecnologici (servizi igienici, impianti elettrici, citofonici, impianti di ascensori);
- il rifacimento di scale e ascensori.
E’ agevolabile anche l’inserimento di rampe interne ed esterne agli edifici e di servoscala o di piattaforme elevatrici (Circolare 24.02.1998 n. 57, paragrafo 3.4); ecc.
Bonus 75%. Cosa cambia con il nuovo decreto del Governo?
Come detto in apertura, nel Consiglio dei Ministri del 28 dicembre, il Governo ha approvato un nuovo decreto legge che interviene con un salvagente in materia di superbonus, ma che taglia e di molto i vantaggi legati al bonus 75%.
In particolare, in attesa di analizzare il testo definitivo del decreto, approvato ieri di corsa, rispetto al bonus 75%:
- si ridurrebbe la lista dei lavori agevolabili con il bonus 75%;
- si eliminerebbe la possibilità di optare per lo sconto in fattura e per la cessione del credito.
Nello specifico, sono eliminati dagli interventi agevolabili ad esempio: la sostituzione degli infissi, il rifacimento del bagno, ecc.
Attenzione però, ci sarebbe un salvagente per i lavori in corso.
Pe tali lavori, anche con spese pagate nel 2024, continueranno ad applicarsi le vecchie norme, comprese quelle che ammettano lo sconto in fattura e la cessione del credito.
Considerato che molti degli interventi ammessi al bonus 75% sono effettuati in edilizia libera, sarà necessaria un’autocertificazione che attesti l’avvio dei lavori.
A ogni modo, è necessario attendere la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale.
Riassumendo…
- Il Governo ha approvato un nuovo decreto con il quale interviene sul superbonus e sul bonus 75%;
- in ambito 75%, viene ridotta la lista dei lavori agevolabili;
- viene anche eliminata la possibilità di optare per lo sconto in fattura e per la cessione del credito.