Fattura elettronica, nel 2024 i forfettari continueranno a essere esenti?

I forfettari continueranno a essere esenti dalla fattura elettronica anche nel 2024? Ecco cosa aspettarsi.
9 mesi fa
2 minuti di lettura
fattura elettronica
Foto © Pixabay

Nel 2024 i forfettari continueranno ad essere esenti dalla fattura elettronica? Come canta Eros Ramazzotti con il brano Terra promessa: “Siamo ragazzi di oggi, zingari di professione, con i giorni davanti e in mente un’illusione. Noi siamo fatti così, guardiamo sempre al futuro e così immaginiamo un mondo meno duro”.

Il futuro è incerto. Purtroppo non esiste nulla al mondo che ci permetta di sapere in anticipo cosa accadrà e fare in modo di evitare di incorrere in spiacevoli situazioni. Lo sanno bene tutti i titolari di partita Iva che nel corso degli anni hanno dovuto fare i conti con i vari cambiamenti normativi.

Ma cosa ci riserverà, in tal senso, il 2024?

Fattura elettronica, nel 2024 i forfettari continueranno ad essere esenti?

Una domanda che si pongono in molti come, ad esempio, un nostro lettore che a tal proposito ci chiede: “Buongiorno, mi chiamo Paolo e sono un fotografo. Da qualche anno sono titolare di partita Iva in regime forfettario e vi scrivo per chiedervi se a partire dal 2024 dovrò emettere le fatture in modalità elettronica, oppure c’è qualche possibilità che possa continuare a essere esente. Grazie in anticipo per la risposta”.

A fornire una risposta a tale quesito ci pensa la stessa Agenzia delle Entrate che sul proprio sito spiega:

“L’obbligo di fatturazione elettronica per i soggetti precedentemente esclusi “si applica a partire dal 1° luglio 2022 per i soggetti che nell’anno precedente abbiano conseguito ricavi ovvero percepito compensi, ragguagliati ad anno, superiori a euro 25.000, e a partire dal 1° gennaio 2024 per i restanti soggetti”. Pertanto, come precisato anche dalla circolare 26/E del 2022, solo per i contribuenti che nell’anno 2021 hanno conseguito ricavi o compensi, ragguagliati ad anno, superiori a 25.000 è entrato in vigore dal 1° luglio 2022 l’obbligo di fatturazione elettronica. Per tutti gli altri soggetti forfettari l’obbligo decorrerà dal 1° gennaio 2024, indipendentemente dai ricavi/compensi conseguiti nel 2022″.

A partire dal prossimo anno, pertanto, nessuno sarà esente.

Tutti quanti, a prescindere dal proprio fatturato, dovranno utilizzare la fatturazione elettronica.

Gli strumenti messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate

A partire da gennaio 2024, quindi, si assisterà a una vera e propria svolta digitale. Anche coloro finora esclusi dovranno accedere al sistema della fatturazione elettronica. L’intento delle autorità è quello di modernizzare le procedure fiscali. Diversi sono gli strumenti messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per fare le fatture elettroniche in modo del tutto gratuito. Tra questi si annoverano:

  • App FatturAE, ovvero un’applicazione da poter utilizzare con i propri dispositivi mobile per gestire e inviare le fatture elettroniche;
  • Procedura web sul portale Fatture e Corrispettivi, ovvero una piattaforma online grazie alla quale poter creare e trasmettere le fatture elettroniche;
  • Software desktop, si tratta di un programma che può essere utilizzato offline per creare dei file di fatturazione.

Liberi professionisti e aziende, quindi, avranno la possibilità di fare le fatture elettroniche in modo facile, veloce e gratuito grazie ai vari strumenti messi a disposizione dal Fisco. In caso di dubbi, comunque, si consiglia di rivolgersi ad un esperto del settore come, ad esempio, un commercialista, per evitare di commettere degli errori.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

badante lavoro domestico le nuove tabelle contributive
Articolo precedente

Badante, stipendio e diritti, ecco cosa deve ottenere dal datore di lavoro

Ecco come risparmiare con il frigorifero grazie a Shelfy.
Articolo seguente

Risparmiare con il frigorifero: come Shelfy aiuta a conservare gli alimenti