Regime forfettario, chi applica il 5% nel 2024

Il regime forfettario resta al 5% (invece che 15%) anche nel 2024 ma solo per coloro che rispettano tutti i requisiti previsti
11 mesi fa
2 minuti di lettura
partita iva forfettario
Foto © Pixabay

Il regime forfettario, come ormai noto, è stato leggermente ritoccato dalla legge di bilancio 2023. La manovra dell’anno trascorso ha innalzato da 65.000 euro a 85.000 euro il limite annuo di ricavi/compensi da non superare per essere nel regime.

Inoltre, ha stabilito che: laddove nell’anno d’imposta si dovessero superare 85.000 euro di ricavi/compensi ma non 100.000 euro si esce dal regime a partire dal 1° gennaio del periodo d’imposta successivo. Laddove, invece, nell’anno d’imposta si dovessero superare 100.000 euro, l’uscita è immediata già a partire dall’operazione che ha determinato il predetto superamento.

Da ricordare anche che, dal 1° gennaio 2024, per tutti i forfettari è entrato in vigore l’obbligo di emettere fattura elettronica verso tutti i soggetti. Per alcuni, l’obbligo è stato anticipato al 1° luglio 2022 (si tratta dei forfettari che nel 2021 avevano dichiarato ricavi/compensi superiori a 25.000 euro).

L’aliquota di tassazione (ordinaria e ridotta)

Ciò non è cambiato rispetto al passato è la tassazione del reddito che deriva dall’esercizio dell’attività (imprenditoriale o professionale).

Il reddito è soggetto ad imposta sostitutiva dell’IRPEF e addizionali. L’aliquota applicabile è del 15%. Tuttavia, per chi inizia nuova attività l’aliquota scende al 5% per i primi 5 anni.

L’aliquota agevolata, in dettaglio, si applica purché chi inizia la nuova attività, scegliendo il regime forfettario, rispetta tutti i seguenti requisiti (comma 65 legga bilancio 2016):

  • non aver esercitato, nei tre anni precedenti, attività artistica, professionale o d’impresa, anche in forma associata o familiare;
  • la nuova attività non deve costituire, in nessun modo, mera prosecuzione di altra precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo, escluso il caso del periodo di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio di arti o professioni;
  • se si prosegue un’attività svolta in precedenza da altro soggetto, l’ammontare dei relativi ricavi e compensi realizzati nel periodo d’imposta precedente quello di riconoscimento del beneficio non supera il limite che consente l’accesso al regime.

Tutti i chiarimenti sull’aliquota 5% del forfettario sono contenuti nella Circolare Agenzia Entrate n.

10/E del 2016 (confermati nella Circolare n. 9 del 2019 e nella Circolare n. 32/E del 2023).

Regime forfettario, chi può essere al 5% nel 2024

Se rispettate tutte le predette condizioni, dunque, chi apre partita IVA nel 2024 nel forfettario, potrà applicare l’aliquota del 5% (invece che del 15%) per i periodi d’imposta dal 2024 al 2028. Questo significa che

  • dal Modello Redditi/2025 (anno d’imposta 2024) fino al Modello Redditi 2029 (anno d’imposta 2028 liquiderà la tassazione sostitutiva con aliquota 5%;
  • dal Modello Redditi 2030 (anno d’imposta 2029) dovrà liquidare l’imposta sostituiva applicando l’aliquota ordinaria del 15%.

Per il periodo d’imposta 2024 (Modello Redditi 2025), ovviamente potranno applicare il 5% anche coloro che hanno iniziato attività negli anni precedenti e che si trovano ancora nel quinquennio di applicazione.

È il caso di chi ha iniziato attività negli anni d’imposta 2020, 2021, 2022 e 2023. Per chi ha iniziato nel 2020 l’anno d’imposta 2024 (Modello Redditi 2025) sarà l’ultimo in cui vedrà la chance di applicare il 5%.

Riassumendo…

  • il regime forfettario è stato ritoccato (nel requisito riferito al limite di ricavi/compensi) dalla legge di bilancio 2023
  • ciò che non è cambiato è la tassazione del reddito
  • il forfettario paga un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali, con aliquota del 15%
  • l’aliquota di tassazione scende al 5% per coloro che iniziano nuova attività nel rispetto di tutti i requisiti di cui al comma 65 legge bilancio 2016
  • l’aliquota 5% si applica per i primi 5 anni di attività
  • chi, ad esempio, inizia attività nel 2024 applicherà l’aliquota ridotta fino al periodo d’imposta 2028 (Modello Redditi 2029)
  • applica l’aliquota 5% nel periodo d’imposta 2024 (Modello Redditi 2025) anche chi ha iniziato attività negli anni precedenti e che si trovano ancora nel quinquennio di applicazione.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

imu conguaglio
Articolo precedente

IMU 2023, a febbraio 2024 va a conguaglio anche l’importo minimo

Vontobel: Certificato su settore viaggi e turismo ad alte cedole potenziali
Articolo seguente

Vontobel: Certificato su settore viaggi e turismo ad alte cedole potenziali