CU 2024, approvato il modello definitivo: novità e scadenze ufficiali

Dopo il Modello IVA 2024 definitivo, l’Agenzia Entrate pubblica la versione definitiva anche del Modello CU 2024 (anno d’imposta 2023)
10 mesi fa
1 minuto di lettura
Certificazione unica
Foto © Licenza Creative Commons

Continua l’approvazione dei modelli dichiarativi definitivi per la campagna fiscale 2024 riferita all’anno d’imposta 2023. Dopo il Modello IVA è il turno del modello di Certificazione Unica (CU). Si tratta dell’ex CUD che i datori di lavoro sono chiamati a inviare all’Agenzia Entrate e a consegnare ai lavoratori/collaboratori.

In dettaglio, con la CU 2024, il datore di lavoro (sostituto d’imposta) certifica, con riferimento all’anno d’imposta 2023:

  • i redditi di lavoro dipendente equiparati e assimilati;
  • i redditi di lavoro autonomo;
  • le provvigioni;
  • i redditi diversi;
  • i contributi previdenziali e assistenziali;
  • i corrispettivi derivanti dai contratti di locazioni brevi;
  • le ritenute e le detrazioni effettuate.

Le principali novità

Come nella bozza pubblicata un po’ prima di Natale 2023, trovano conferma nel Modello CU 2024 (anno d’imposta 2023) versione definitiva alcune importanti novità, ossia:

CU 2024, scadenze ufficiali di invio e consegna

Non cambiano i tempi di invio all’Agenzia Entrate e quelli di consegna al lavoratore/collaboratore.

Resta fermo che la CU deve essere inviata all’Agenzia Entrate entro il 16 marzo dell’anno successivo al periodo d’imposta di riferimento. Tuttavia, se trattasi di CU che certifica redditi non necessari alla predisposizione della dichiarazione redditi precompilata del lavoratore, allora l’invio all’Agenzia può avvenire entro gli stessi termini di presentazione del Modello 770 (31 ottobre). In ogni caso la consegna al lavoratore deve farsi entro il 16 marzo.

Se le suddette scadenze cadono di sabato, domenica o altro giorno festivo, il tutto slitta al primo giorno lavorativo successivo.

Dunque, al netto di proroghe, con riferimento alla CU 2024 (anno d’imposta 2023) se la certificazione riguarda redditi necessari a predisporre la Dichiarazione redditi 2024 precompilata, sia l’invio all’Agenzia Entrate che la consegna al lavoratore/collaboratore deve avvenire entro il 18 marzo 2024 (il 16 è sabato).

Se, invece, la CU 2024 riguarda redditi esenti e/o solo redditi NON necessari alla predisposizione della Dichiarazione precompilata 2024, l’invio all’Agenzia può farsi entro il 31 ottobre 2024 (scadenza Modello 770/2024) e la consegna al lavoratore deve avvenire, comunque, entro il 18 marzo 2024.

Riassumendo…

  • dopo il Modello IVA 2024 definitivo, l’Agenzia Entrate pubblica anche la versione definitiva Modello CU 2024 (anno d’imposta 2023)
  • se la CU certifica redditi necessari alla dichiarazione redditi precompilata del lavoratore/collaboratore, il datore di lavoro
    • deve inviarla all’Agenzia Entrate entro il 18 marzo 2024 (il 16 marzo è sabato)
    • e consegnarla al lavoratore/collaboratore entro la stessa data
  • se, invece, la CU certifica solo redditi esenti e/o non necessari alla precompilata
    • l’invio all’Agenzia Entrate è entro il 31 ottobre 2024 (scadenza 770)
    • e la consegna al lavoratore/collaboratore entro il 18 marzo 2024.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Digital banking 2024
Articolo precedente

Digital banking: il futuro nel 2024 guidato dall’utente, potenziato dall’IA e plasmato da Backbase

Obbligazioni sostenibili di Enel
Articolo seguente

Ecco come funzionano le nuove obbligazioni sostenibili di Enel