Bollette luce e gas: attenzione ai call center e alla truffa del ‘sì’

Il vero pericolo è la truffa del 'sì' dei call center che presentano offerte per le bollette luce e gas: ecco come difendersi da questa pratica illegale e pericolosa.
11 mesi fa
5 minuti di lettura
Bollette luce e gas: attenzione alla truffa del Si

È un dato di fatto che le bollette luce e gas sono un tema di grande attualità e interesse per i consumatori italiani, che stanno affrontando il passaggio obbligatorio e complesso al Mercato Libero dell’energia.

Questo cambiamento comporta non soltanto la necessità di scegliere tra le numerose offerte disponibili, cosa già molto complessa di per sé, ma anche e soprattutto il rischio di cadere in trappole e inganni da parte di operatori call center disonesti.

In questo articolo analizzeremo in dettaglio la situazione delle bollette luce e gas per il 2024, le opportunità e le sfide del mercato libero, e soprattutto la truffa del ‘sì’ dei call center, una pratica illegale e pericolosa che può costare davvero caro ai consumatori.

Bollette luce e gas: cosa cambia nel 2024

A partire dal 10 gennaio 2024 per il gas e da aprile 2024 per la corrente elettrica, i consumatori devono abbandonare il Mercato Tutelato. In esso, come tutti sapranno, le tariffe erano stabilite dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico (Arera). Ora costoro dovranno passare al Mercato Libero in cui i prezzi sono decisi dai fornitori in base alla domanda e all’offerta.

Quello che viene raccontato è che, in questo modo, i consumatori avranno maggiore libertà di scelta. Quello che viene taciuto è che gli italiani avranno una maggiore responsabilità nel confrontare le diverse proposte e valutare la convenienza delle offerte. Dato che il mercato italiano dei distributori di energia è particolarmente articolato e denso come una fitta selva oscura, il pericolo è che la maggior parte degli italiani si trovi a pagare molto di più.

Secondo alcuni osservatori, il mercato libero non potrà che portare benefici ai consumatori, che potranno risparmiare sulle bollette luce e gas grazie al meccanismo della concorrenza tra i fornitori. L’intenzione del governo è comunque quella di colpire le offerte predatorie. Parliamo di quelle che promettono sconti irrealistici o nascondono costi aggiuntivi, e garantire la trasparenza e la semplicità delle informazioni fornite ai clienti.

Su questi temi estremamente importanti, però, tutto tace ancora.

Importante ricordare è che i cittadini che non avranno sottoscritto un nuovo contratto con un fornitore, per il gas passeranno automaticamente all’offerta ‘PLACET in deroga’, che sembra essere particolarmente conveniente, mentre per la corrente elettrica vedranno assegnata la propria utenza all’operatore che avrà vinto l’asta territoriale con il prezzo più basso.

Da uno studio pubblicato su ilfattoquotidiano.it, le offerte ‘PLACET in deroga’ potrebbero essere la scelta migliore. In entrambi i casi, la decisione più intelligente potrebbe essere quella di non fare nulla, mentre si prendono le informazioni più adeguate per orientarsi nel Mercato Libero.

La truffa del ‘sì’ dei call center: cos’è e come funziona e come incide sulle bollette luce e gas

Ma adesso passiamo alla questione ‘truffe’, perché il Mercato Libero presenta anche questi rischi. Rischi che, sottolineiamo, sono tutti a carico dei consumatori: la fine della tutela, fortemente voluta da questo governo, significa anche questo.

Dunque, uno dei rischi maggiori che i consumatori devono affrontare è quello di essere vittime di raggiri da parte di operatori telefonici disonesti, che cercano di sfruttare la confusione e l’ignoranza dei clienti per fargli cambiare fornitore senza il loro consenso.

Una delle pratiche più diffuse e pericolose è quella della cosiddetta truffa del ‘sì’.  Essa consiste nel registrare il consenso verbale del consumatore a una proposta commerciale, anche se in realtà il consumatore non ha capito o non ha accettato l’offerta.

La truffa del ‘sì’ si basa su una normativa che prevede che il contratto di fornitura di energia elettrica o gas possa essere concluso anche telefonicamente, purché sia registrato il consenso verbale del cliente e sia inviata una copia scritta del contratto entro 10 giorni.

Si tratta evidentemente di una legge che facilita questi raggiri e il fatto che il governo non intervenga risulta essere particolarmente strano.

E così alcuni operatori telefonici approfittano di questa possibilità per indurre i consumatori a dire ‘sì’ a domande generiche o fuorvianti. Ecco un esempio: “Lei è il titolare della fornitura?”, “Lei vuole risparmiare sulla bolletta?” o “Lei vuole ricevere informazioni sulle offerte?”. In questo modo, gli operatori registrano il ‘sì’ del consumatore e lo usano come prova del suo consenso a un cambio di fornitore, anche se il consumatore non ne è a conoscenza o non è d’accordo.

Questa truffa può avere conseguenze molto gravi per i consumatori. Questi ultimi, infatti, si ritrovano a pagare bollette più alte, a perdere le agevolazioni a cui avevano diritto, o a subire penali per la rescissione anticipata del contratto.

Inoltre, la truffa del ‘sì’ può essere difficile da dimostrare e da contrastare. E questo principalmente se il consumatore non si accorge subito del cambio di fornitore o non conserva le prove della conversazione telefonica.

Come difendersi dalla truffa del ‘sì’ dei call center sulle bollette luce e gas

Per evitare di cadere nella truffa del ‘SI” dei call center, i consumatori devono adottare alcune precauzioni e seguire alcuni consigli pratici. Il primo suggerimento è quello più generico: quando ci accorgiamo che si tratta di un call center che vuole proporre offerte, la risposta deve essere un semplice “Non sono interessato” e poi attaccare. In questo modo si è sicuri di non incorrere mai in un alcun raggiro. Altri suggerimenti sono i seguenti.

1. Essere sempre informati e aggiornati sulle proprie bollette e sulle proprie condizioni contrattuali. In questo modo è possibile confrontare le offerte e riconoscere eventuali anomalie.
2. Essere sempre diffidenti e attenti quando si ricevono chiamate da operatori telefonici. Quelli che propongono offerte o richiedono dati personali, e verificare sempre l’identità e l’affidabilità del chiamante.


3. Non dire mai ‘sì’ a domande generiche o ambigue. Bisogna chiedere sempre di specificare il motivo e l’oggetto della chiamata, e di fornire informazioni dettagliate e trasparenti sull’offerta proposta.
4. Non comunicare mai i propri dati personali, bancari o relativi alla fornitura di energia. Soprattutto il POD o il PDR, a meno che non si sia certi dell’identità e della serietà del chiamante, e non fornire mai copie di documenti o bollette.
5. Registrare o trascrivere le conversazioni telefoniche con gli operatori, in modo da avere delle prove in caso di contestazioni o reclami.
6. Verificare sempre le bollette e i contratti che si ricevono, e controllare se ci sono stati dei cambiamenti di fornitore, di tariffa o di condizioni contrattuali.
7. Esercitare sempre il diritto di recesso entro 14 giorni dalla conclusione del contratto telefonico, se si ritiene di aver subito una truffa o di non essere soddisfatti dell’offerta.
8. Segnalare sempre i casi di truffa o di comportamenti scorretti da parte degli operatori telefonici alle autorità competenti, come l’Arera, il Garante per la protezione dei dati personali, l’Antitrust o le associazioni dei consumatori.

In sintesi

1. Le bollette luce e gas sono un tema importante e delicato per i consumatori italiani, che devono affrontare il passaggio al mercato libero dell’energia entro il 2024
2. Questo cambiamento offre sì delle opportunità di scelta, ma anche e soprattutto dei rischi di truffe e di inganni da parte di operatori disonesti
3. Tra questi, il più diffuso e pericoloso è la truffa del ‘sì’ dei call center, che consiste nel registrare il consenso verbale del consumatore a un cambio di fornitore senza il suo reale assenso
4. Per difendersi da questa truffa, i consumatori devono essere informati, attenti, diffidenti e proattivi, e seguire i consigli che abbiamo elencato in questo articolo.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

pensione
Articolo precedente

Pace Contributiva: la guida per recuperare 60 mesi di contributi

pensioni
Articolo seguente

Pensione anticipata ordinaria e pensione anticipata contributiva, due vie diverse per la pensione 2024