Proroga Rottamazione cartelle. Possibile riapertura dei termini (conversione DL “milleproroghe”)

Nel DL Milleproroghe potrebbe essere inserito un emendamento che proroga le prime due rate della rottamazione delle cartelle a fine marzo
11 mesi fa
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rottamazione cartelle
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Potrebbero arrivare buone notizie per chi è in attesa di una proroga della rottamazione delle cartelle (L.n°197/2022). Il Governo sta pensando di inserire nel DL 215/2023, c.d. decreto Milleproroghe, un emendamento con il quale riammettere alla definizione agevolata chi ha presentato istanza entro lo scorso 30 giugno ma poi non ha pagato la prima o la seconda rata della sanatoria. Perdendo dunque tutti i vantaggi legati alla rottamazione. Ad esempio l’eliminazione delle sanzioni per le violazioni commesse.

Le novità potrebbero riguardare anche i residenti dei territori alluvionati per i quali la prima rata della sanatoria scadrà in seconda battuta al 5 febbraio.

Vediamo nello specifico quali potrebbero essere le novità inserite nel DL Milleproroghe in fase di conversione in legge.

Rottamazione delle cartelle. Possibile proroga per chi è decaduto

Come già previsto per le precedenti versioni della rottamazione delle cartelle, anche per la rottamazione-quater era possibile pagare il totale in unica soluzione entro il 31 ottobre. L’alternativa era quella delle rate. Opzione scelta quasi dalla totalità dei contribuenti.

In tale caso, il pagamento delle prime due rate doveva avvenire rispettivamente:

  • al 31 ottobre e
  • al 30 novembre.

In applicazione dei 5 giorni di tolleranza, le scadenze finali erano fissate al 6 novembre e al 5 dicembre. Nei fatti le prime due rate sono state molto ravvicinate. Inoltre bisogna considerare che ognuna delle due rate era pari al 10% del totale dovuto ai fini della sanatoria. Dunque, un bel salasso.

Le restanti rate, dalla terza in avanti invece sono ripartite nei successivi 4 anni. Andranno saldate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. Il pagamento rateizzato prevede l’applicazione degli interessi al tasso del 2 per cento annuo, a decorrere dal 1° novembre 2023.

Detto ciò grazie al DL 145/2023, c.d. decreto Anticipi, è stato disposto che coloro che non avevano adempiuto al pagamento delle prime due rate, dunque decadendo dalla sanatoria, sarebbero potuti rientrare nella rottamazione effettuando il versamento entro il 18 dicembre scorso.

Il pagamento entro tale data, permetteva di mantenere inalterati i vantaggi della sanatoria. Dunque si è trattato di una vera e propria remissione in bonis.

Tuttavia ciò non è bastato a limitare i danni dei mancati incassi per lo Stato rispetto a quanto aveva preventivato di raccogliere dalla rottamazione. Da qui, il Governo sta valutando di inserire nel DL 215/2023, c.d. decreto Milleproroghe, un emendamento con il quale riammettere alla definizione agevolata chi ha presentato istanza entro lo scorso 30 giugno ma poi non ha pagato la prima o la seconda rata della sanatoria.

Secondo le ultime voci trapelate da palazzo Chigi, la data ultima per effettuare il pagamento dovrebbe essere quella del 31 marzo 2024. Non rimane che attendere l’iter di conversione in legge del DL 215.

Rottamazione delle cartelle. Novità anche per i residenti dei territori alluvionati

Le scadenze di gennaio e febbraio della rottamazione sono differenziate per i contribuenti residenti nei territori alluvionati (vedi DL 61/2023).

Ad esempio, tali soggetti entro il 31 gennaio avrebbero dovuto versare la 1° rata della rottamazione. In applicazione dei 5 giorni di tolleranza il termine ultimo coincide con la data del 5 febbraio.

Detto ciò, nell’emendamento che potrebbe essere inserito nel DL Milleproroghe c’è spazio anche per i residenti nei territori alluvionati. Il riferimento corretto è ai soggetti con la residenza, la sede legale o la sede operativa nei territori indicati dall’allegato n. 1 del “Decreto Alluvione” (DL 61).

In particolare, per tali soggetti potrebbe essere addirittura riaperto il termine per presentare domanda di rottamazione delle cartelle. Includendo anche i debiti affidati all’ADER fino al 31 dicembre 2022 (anziché 30 giugno 2022). Tuttavia l’ultima parola spetterà alla Ragioneria dello Stato che verificherà la fattibilità economica dell’operazione.

Riassumendo…

  • Entro lo scorso 18 dicembre dovevano essere pagate le prime due rate della rottamazione delle cartelle;
  • nel DL Milleprooghe potrebbe essere inserita una proroga della rottamazione delle cartelle;
  • la scadenza per pagare le prime due rate potrebbe essere rinviata al 31 marzo 2024.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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