L’accordo bilaterale raggiunto fra Italia e Albania per quanto riguarda le pensioni apre nuovi scenari positivi per i lavoratori. Sia italiani che albanesi che lavorano in entrambi i Paesi e versano contributi nelle rispettive casse previdenziali pubbliche. Da oggi sarà infatti possibile, anche in via retroattiva, mettere insieme i periodi assicurativi per ottenere la pensione in regime di convenzione internazionale facilitando così il trattamento pensionistico.
In gergo si parla di totalizzazione dei contributi. Un istituto che permette di considerare i periodi lavorati in un Paese straniero come se fossero stati svolti in Italia.
La pensione in convenzione internazionale Italia-Albania
A tal proposito ci scrive un lavoratore di Brindisi, un periodo industriale per chiedere lumi sulla sua futura pensione.
“Buongiorno, mi chiamo Mario è ho appena appreso con soddisfazione dell’accordo raggiunto fra Italia e Albania per le pensioni. Avendo lavorato per circa 12 anni a Tirana e poi rientrato in Italia dove svolgo la mia attività come dipendente di una azienda metalmeccanica, vorrei sapere cosa comporta ai fini pensionistici questa convenzione”.
Ebbene l’accordo, che dovrà ancora essere perfezionato da regolamenti e vari passaggi burocratici, comporterà l’accesso alla pensione in regime di convenzione internazionale. Vale a dire che i periodi lavorati in Albania potranno essere considerati validi, ai fini del diritto, per ottenere la pensione sia in Italia che in Albania e la stessa sarà calcolata mediante totalizzazione dei contributi.
Cosa significa questo? In pratica, i 12 anni di lavoro svolti all’estero possono essere utilizzati per raggiungere i requisiti contributivi in Italia.
Attenzione, però, la totalizzazione non prevede il trasferimento materiale dei contributi dall’Albania all’Italia o viceversa. Tramite questo strumento il lavoratore può solo sommare virtualmente la contribuzione versata nelle due gestioni previdenziali al fine di acquisire il diritto a un’unica pensione di vecchiaia, anticipata o di inabilità. La pensione così ottenuta è calcolata pro quota, pertanto il lavoratore percepirà due diversi assegni dalle rispettive gestioni pensionistiche in relazione ai contributi versati.
Quando si va in pensione in Italia e in Albania
Chiarito che la pensione in regime di convenzione internazionale fra Italia e Albania avverrà mediante totalizzazione, vediamo quando matura il diritto. Per quanto riguarda l’Italia, il diritto alla pensione di vecchiaia si perfeziona al raggiungimento dei 66 anni di età. Nel caso di pensione anticipata, invece, occorre far valere il requisito contributivo richiesto. La pensione è liquidata col sistema di calcolo contributivo.
Per quanto riguarda, invece il pensionamento anticipato ordinario, occorrono 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne) a prescindere dal requisito anagrafico. La totalizzazione si applica, comunque, anche a tutte le altre forme di uscita anticipata dal lavoro, come Quota 103 o Opzione Donna.
In Albania si va, invece, in pensione di vecchiaia a 65 anni di età per gli uomini e 60 anni per le donne con almeno 20 anni di contributi. La pensione anticipata è invece concessa con 38 anni e 4 mesi di contributi. Con innalzamento di 4 mesi ogni anno fino al 2029 quando sarà raggiunta la soglia limite dei 40 anni di età. La rendita è calcolata con il sistema contributivo.
Riassumendo…
- Da oggi si può ottenere la pensione in convenzione internazionale fra Italia e Albania.
- La pensione è liquidata mediante l’istituto della totalizzazione.
- In Italia si va in pensione di vecchiaia a 66 anni, in Albania a 65 anni di età.