Nuova Irpef 2024, come sapere se ci guadagni: buste paga a confronto

Con la nuova IRPEF 2024 il secondo scaglione è accorpato nel primo. Ecco quanto si risparmia con il confronto della busta paga
9 mesi fa
1 minuto di lettura
nuova irpef 2024
Foto © Licenza Creative Commons

La nuova IRPEF 2024 è stata messa sotto esame dall’Agenzia Entrate con la prima circolare di chiarimenti sulla riforma fiscale di cui al D. Lgs. n. 216/2023.

La riduzione da 4 a 3 degli scaglioni IRPEF e relative aliquote di tassazione porterà risparmi in busta paga e dichiarazione redditi dei contribuenti. Un risparmio che sarà abbastanza accentuato per coloro che conseguono un reddito medio alto. Ciò, in virtù del fatto che, con la riforma, il secondo scaglione è accorpato al primo (questo significa un’aliquota IRPEF più bassa) e viene eliminata la seconda aliquota del 25%.

La prima riduzione a quattro

Il legislatore fiscale già da qualche anno è intervenuto con una riduzione. Il processo verso la nuova IRPEF 2024 è iniziato con l’anno d’imposta 2022, con il passaggio da 5 a 4.

Antecedentemente a detto primo intervento, rispettivamente, aliquote e scaglioni erano così definiti:

  • 23% – fino a 15.000 euro;
  • 27% – oltre i 15.000 euro e fino a 28.000 euro;
  • 38% – oltre i 28.000 euro e fino a 55.000 euro;
  • 41% – oltre 55.000 euro e fino a 75.000 euro;
  • 43% – oltre 75.000 euro.

La prima modifica non ha interessato solo la riduzione degli scaglioni ma anche le aliquote. Il primo rimasto uguale. Il secondo anche, ma con aliquota ridotta di due punti percentuali (dal 27% al 25%). In particolare, questa la nuova situazione dal periodo d’imposta 2022:

  • 23% – fino a 15.000 euro;
  • 25% – oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro;
  • 35% – oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
  • 43% – oltre 50.000 euro.

La nuova IRPEF 2024, quanto si risparmia

L’imposta a 4 scaglioni è rimasta per il 2022 e 2023. Ora in vigore la nuova IRPEF 2024. Quella a tre aliquote e altrettanti scaglioni. La situazione per il periodo d’imposta 2024 è:

  • 23% – fino a 28.000 euro;
  • 35% oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
  • 43%, oltre 50.000 euro.

Almeno per ora, la nuova IRPEF a tre aliquote è solo per il periodo d’imposta 2024. Questo significa che, salvo nuovi interventi legislativi, nel 2025 ci potrebbe essere il ritorno a 4.

Supponendo una busta paga che determina un reddito da lavoro dipendente lordo annuo pari a 21.000 euro, il risparmio con i due regimi a confronto è:

  • Anno d’imposta 2023
    • fino a 15.000 euro – IRPEF 3.450 euro (aliquota 23%)
    • da 15.001 a 21.000 euro – IRPEF 1.499,75 euro (aliquota 25% sulla differenza tra 21.000 e 15.001)
    • IRPEF totale = 4.949,75 euro
  • Anno d’imposta 2024
    • IRPEF dovuta = (21.000 x 23%) = 4.830 euro
    • risparmio = (4.949,75 – 4.830 euro) = 119,75 euro.

Riassumendo…

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Assegno da 383,46 euro al mese alle neo mamme nel 2023 oltre all'assegno unico con domanda al Comune di residenza.
Articolo precedente

Bonus mamme 2024. Quanto si risparmia veramente in busta paga?

bonus ristrutturazione
Articolo seguente

Detrazione bonus ristrutturazioni: differenze tra controlli fiscali e catastali