Per aver diritto al nuovo bonus mamma, la lavoratrice, oltre ad avere un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, deve essere madre di un numero di figli almeno pari a tre. Inoltre deve trattarsi di figli di minore età. Spetta per il periodo paga che va dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 e, comunque, non oltre il mese in cui il figlio più piccolo compie 18 anni.
Limitatamente al periodo paga 2024, il beneficio spetta anche alla lavoratrice madre di due o più figli e, comunque, fino al mese di compimento del 10° anno di età del figlio più piccolo.
Arriva in redazione un quesito.
“Salve, sono una lavoratrice dipendente con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Sono madre di tre figli, di età rispettivamente pari a 14 anni, 9 anni e 4 anni. E mi sto separando da mio marito. Sono a chiedere laddove io dovessi chiedere il bonus mamma e poi a seguito di separazione il giudice dovesse decidere per l’esclusivo affidamento dei figli al padre, perderò il bonus oppure potrò conservarlo?”
Il beneficio non è automatico: la domanda
Il bonus mamma si concretizza nell’esonero totale della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico della lavoratrice madre. Previsto un limite massimo. Spetta fino al limite massimo di 3.000 euro annui, riparametrati su base mensile. Quindi, in un massimo di 250 euro mensili.
Come anticipato, spetta per il periodo paga 1° gennaio 2024 – 31 dicembre 2026.
Secondo i chiarimenti INPS, l’agevolazione deve essere chiesta dalla lavoratrice stessa. La domanda bonus mamma deve farsi, in forma scritta, al datore di lavoro indicando i codici fiscali dei figli. Tali codici fiscali possono essere anche comunicati dalla lavoratrice mediante apposita procedura web che presto l’INPS renderà disponibile.
Il bonus mamma e l’affidamento esclusivo al padre
Il beneficio è solo per le lavoratrici madri di tre o più figli minori ed è fino al mese di compimento del 18 anni di età del figlio più piccolo.
Lo possono avere anche le lavoratrici madri di due o più figli minori. Tuttavia, i questo caso solo limitatamente al periodo paga 2024 e non oltre il mese di compimento del 10° anno di età del figlio più piccolo. Se, dunque, ad esempio la lavoratrice è madre di due bambini, di cui il più piccolo compie 10 anni il 21 ottobre 2024, il bonus potrà trovare applicazione per il periodo paga 1° gennaio 2024 – 31 ottobre 2024.
Spetta anche se i figli sono in adozione o affidamento.
Venendo al quesito della lettrice, dalla circolare chiarimenti bonus mamma (Circolare INPS n. 27 del 2024), si evince il principio del diritto cristallizzato. In dettaglio è detto che non si decade dal beneficio in caso di
premorienza di uno o più figli o dell’eventuale fuoriuscita di uno dei figli dal nucleo familiare o, ancora, nelle ipotesi di non convivenza di uno dei figli o di affidamento esclusivo al padre.
Dunque, l’eventuale successivo affidamento esclusivo dei figli della lettrice all’ex marito, non comporterà la decadenza dal bonus mamma.