È oggi, 29 febbraio 2024, l’ultimo giorno utile per pagare, chi deve, il conguaglio IMU 2023. Una novità dovuta a quanto il legislatore ha previsto limitatamente al tributo di competenze dell’anno d’imposta scorso.
In pratica, si è stabilito che le delibere IMU 2023 dei comuni sono efficaci se pubblicate sul sito MEF entro il 15 gennaio 2024 (e non entro il 28 ottobre 2023). Conseguenza di ciò è che coloro che hanno già pagato acconto e saldo sulla base delle vecchie aliquote, sono chiamati e versare eventuale conguaglio calcolato sulla base delle nuove aliquote deliberate (l’IMU è un tributo di competenza comunale).
La verifica
Le delibere IMU efficaci per il 2023 (anche quelle pubblicate entro il 15 gennaio 2024) sono disponibili e consultabili sul sito del MEF.
In sostanza, entro oggi, i possessori di immobili devo fare detta verifica e ricalcolare l’IMU 2023 complessiva adottando tali eventuali nuove aliquote.
Quindi, se L’IMU complessiva così rideterminata è maggiore di quanto già pagato di acconto IMU 2023 più saldo IMU 2023, bisogna versare la differenza entro oggi stesso (29 febbraio 2024).
Laddove, invece, quanto già pagato e maggiore di quanto ricalcolato, il contribuente matura un conguaglio IMU a credito che potrà chiedere a rimborso nei modi ordinariamente previsti. Infine, laddove, non ci dovesse essere differenza, nulla si dovrà fare.
Conguaglio IMU 2023, chi non versa può rimediare
Chi entro oggi deve e non versa il conguaglio IMU 2023, da domani potrà fare il ravvedimento operoso. Quindi, pagare l’imposta omessa, a cui aggiungere sanzione ridotta e interessi al tasso annuo legale per ogni giorno di ritardo (il tasso di interesse legale 2024 è pari a 2,5%). Fare il ravvedimento conguaglio IMU 2023 nei primi 14 giorni è la mossa più conveniente. In tal caso di paga una sanzione ridottissima e pari allo 0,1% per ogni giorno di ritardo.
Se, dunque, ad esempio, il contribuente si ravvede il 7 marzo 2024, la sanzione sarà dello 0,7%. Se si ravvede il 14 marzo, sarà dell’1,4%.
La sanzione salirà all’1,5%, se la regolarizzazione avviene oltre il 14° giorno ma entro il 30° giorno dal 29 febbraio 2024. Si passa all’1,67 %, laddove la regolarizzazione avviene oltre il 30° giorno ma entro il 90° dal 29 febbraio 2024. Più si aspetta e più si paga. Infatti, la sanzione passa al:
- 3,75%, se il ravvedimento viene fatto il 90° giorno ma entro il termine di presentazione della dichiarazione IMU riferita all’anno d’imposta 2024;
- 4,29%, laddove la regolarizzazione avviene entro il termine di presentazione della dichiarazione IMU riferita all’anno d’imposta 2024;
- 5%, se la regolarizzazione avviene oltre il termine di presentazione della dichiarazione IMU riferita all’anno d’imposta 2024.
Riassumendo…
- il 29 febbraio 2024 è l’ultimo giorno per versare il conguaglio IMU 2023
- per vedere se si è obbligati occorre verificare se sono presenti sul sito MEF delibere IMU 2023 efficaci pubblicate entro il 15 gennaio 2024
- se quanto già pagato è maggiore dell’IMU 2023 ricalcolata con le nuove aliquote, il credito può essere chiesto a rimborso
- in caso di conguaglio a debito, l’omesso/insufficiente versamento è ravvedibile secondo le regole ordinarie.