Si è concluso con risultati da record il terzo collocamento del BTp Valore, stavolta della durata di sei anni e in scadenza in data 5 marzo del 2030. Gli ordini sono stati per 18,32 miliardi di euro, superando i 17,19 miliardi della seconda emissione nell’ottobre scorso e battendo il massimo storico dei 18,19 miliardi della prima emissione del giugno 2023. Un successo che si spiega con la voglia dei risparmiatori italiani di mettere a frutto la liquidità dopo anni di alta inflazione che hanno decimato il loro potere di acquisto.
Tassi minimi confermati
Il Ministero di economia e finanze ha confermato i tassi di interesse annunciati prima del collocamento: saranno del 3,25% lordo annuo per i primi tre anni e del 4% per il secondo triennio fino alla data del rimborso. Le cedole saranno corrisposte ogni tre mesi, una novità già introdotta con l’emissione di ottobre. E alla scadenza ci sarà un premio fedeltà dello 0,70% rispetto al valore nominale del bond, riservato ai sottoscrittori che avranno mantenuto il BTp Valore 2030 in portafoglio fino all’ultimo giorno.
Nuovo codice ISIN e prezzi di mercato
Cosa succede se lo rivendo prima? Sono in molti a chiederselo. Come saprete, non si deve necessariamente tenere un bond fino alla scadenza. Lo si può sempre cedere ad altri investitori. E lo stesso vale per il BTp Valore 2030, che sarà negoziabile sul Mercato obbligazionario Telematico (MoT) di Borsa Italiana. Chiaramente, nel momento in cui si effettua la vendita si perde il diritto a ricevere il premio fedeltà. Questo non potrà essere incassato neppure dall’acquirente, dato che solo i sottoscrittori in fase di collocamento ne avranno diritto. Tra l’altro, chi compra sul mercato, dovrà anche pagare le commissioni bancarie in base al contratto stipulato con il proprio istituto. In fase di collocamento, tali commissioni sono state a carico dello stato.
La compravendita del BTp Valore 2030 sul MoT presuppone il cambio del codice ISIN.
BTp Valore 2030, perdo la cedola con la vendita?
Chiaramente, dal momento in cui decide di vendere il BTp Valore 2030, l’obbligazionista si esporrà ai prezzi di mercato. Questi potranno risultare sopra, sotto o alla pari. Nel primo caso, riuscirebbe a maturare un guadagno, nel secondo riporterebbe una perdita. Infine, un’ultima considerazione: perderò la cedola maturata se decido di rivendere?
Facciamo un esempio: il primo pagamento della cedola trimestrale avverrà in data 5 giugno. L’obbligazionista riceverà lo 0,8125% (un quarto dell’annuale 3,25%) lordo del capitale nominale sottoscritto. Immaginiamo di rivendere il BTp Valore 2030 in data 20 maggio. L’acquirente ci pagherà il prezzo in base alle condizioni di mercato e in più il rateo della cedola maturata fino a quel giorno. Esso sarà pari a 76 su 92 giorni e corrisponderà allo 0,67%. Su un ipotetico capitale nominale ceduto di 30 mila euro, sarebbero 201 euro lordi. Al netto della ricevuta fiscale, quasi 176 euro. Dunque, non perderemmo proprio niente. In cambio, l’acquirente riceverà dal Tesoro alla data convenuta l’intero pagamento della cedola.