Andare in pensione a 62 anni non è impossibile nel 2024. Anzi le strade ancora aperte e percorribili sono diverse, ma bisogna conoscere bene le regole e i requisti da possedere. Fatta eccezione per il personale militare e appartenete alle forze dell’ordine, oltre che ai lavoratori del comprato trasporti, volo, spettacolo e usuranti che godono ancora di determinati vantaggi, vediamo quali sono le vie d’uscita previste per la generalità dei lavoratori.
La più nota è quella che prevede la pensione anticipata sulla base dei soli contributi versati.
La pensione flessibile a 62 anni
A parte ciò restano percorribili fino al 31 dicembre 2024 due sole strade per andare in pensione a 62 anni: Quota 103 e Opzione Donna. Entrambe, prorogate con la legge di bilancio 2024, la via d’uscita scade il 31 dicembre 2024. Quota 103 prevede la pensione flessibile anticipata al raggiungimento dei 62 anni di età con almeno 41 di contributi versati. I requisiti devono essere soddisfatti entro il 31 dicembre e la pensione, in base alla nuova finestra mobile, è messa in pagamento 7 mesi dopo per i dipendenti del settore privato e 9 mesi più tardi per quelli del settore pubblico
La rendita è calcolata da quest’anno con il solo sistema contributivo pertanto risulterà più penalizzante per coloro che rientrano nel diritto a partire dal 1 gennaio 2024. I contributi versati prima del 1996 verranno migrati. L’importo che ne scaturisce, inoltre, è limitato a 4 volte il trattamento minimo (2.395 euro) fino al raggiungimento dei requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia a 67 anni.
Infine, da non dimenticare, chi ottiene la pensione anticipata con Quota 103 non può cumulare redditi diversi da lavoro, pena la sospensione dell’assegno. A eccezione di lavoretti occasionali o autonomi il cui limite annuale non superi i 5.000 euro lordi. Detto limite decade al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia a 67 anni di età.
Opzione Donna
L’altra strada per andare in pensione a 62 anni è quella offerta da Opzione Donna, ma riguarda ovviamente solo le lavoratrici. Da quest’anno è possibile lasciare il lavoro a partire da 61 anni di età (la legge di bilancio ha innalzato il requisito anagrafico). Resta la possibilità di ottenere uno sconto di un anno per ogni figlio fino al limite minimo di 59 anni. Il requisito contributivo minimo è di 35 anni.
Ma il vincolo più stringente riguarda l’appartenenza a determinate categorie sociali svantaggiate che limitano fortemente l’accesso alle lavoratrici a questo tipo di uscita anticipata. Per andare in pensione con Opzione Donna nel 2024 bisogna rientrare in una delle seguenti condizioni:
- Essere disoccupate a seguito di licenziamento o dipendenti di aziende in crisi;
- invalide civili con il 74% di invalidità riconosciuta e definitiva;
- caregiver da diverso tempo.
Quest’ultimo caso riguarda lavoratrici che, al momento della richiesta di pensione, assistono da almeno 6 mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità. Ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.
La pensione è calcolata esclusivamente con il sistema di calcolo contributivo. Mentre la finestra di uscita è di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e di 18 mesi per quelle autonome. Il che significa dover attendere , a conti fatti, almeno 62 anni di età prima di potervi vedere il primo assegno pagato dall’Inps arrivare sul conto corrente.
Riassumendo…
- Chi compie 62 anni di età nel 2024 può andare in pensione anticipata se si hanno determinati requisiti.
- Si può uscire con Quota 103 o con Opzione Donna per le lavoratrici fragili.
- C’è anche la strada che prevede la pensione anticipata con almeno 41 anni di contributi.