Per andare in pensione prima dei 67 anni in Italia servono parecchi anni di contributi alle spalle. A volte occorre superare i 40 anni. Eccezione fatta per la pensione anticipata per i contributivi puri (con primo accredito contributivo a qualsiasi titolo successivo al 1995), per la quale bastano 20 anni di versamenti, per tutte le altre misure servono molti più anni di versamenti. Oltretutto nella maggior parte dei casi bisogna perfezionare anche 35 anni di lavoro effettivo. Oggi spiegheremo cosa significa questa cosa, cioè che significa 35 anni di contributi effettivi.
Buongiorno, sto valutando la mia situazione contributiva per capire quando sarà il momento di andare in pensione. Ho iniziato a lavorare come stagionale, per poi aprire una pasticceria. Ho 39 anni di contributi e, aspettando la quota 41 per tutti, volevo capire il da farsi. Non mi è chiara però una cosa. Sento dire che devo avere 35 anni di contributi effettivi per andare in pensione. Cosa significa? Io ho un anno di servizio militare, qualche disoccupazione e perfino alcuni periodi di cassa integrazione. Questi contributi non valgono? Mi spiegate come funziona?”
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Dalla quota 41 alle pensioni anticipate, ecco quando i 35 anni effettivi sono fondamentali
La quota 41 per i lavoratori precoci così come le pensioni anticipate ordinarie si centrano raggiungendo i limiti contributivi previsti. Ma questo a volte non basta. E’ vero che servono 41 anni di contributi per i precoci o a 42 anni e 10 mesi per tutti gli altri per le pensioni anticipate (le donne naturalmente con 41 anni e 10 mesi di versamenti). Però servono anche i fatidici 35 anni di contributi effettivi.
Come si calcolano? Significa che non si contano i contributi da disoccupazione e malattia. Periodi che in genere nell’estratto conto vengono rimborsati con la nota 3, che significa, settimane non utili per il raggiungimento del requisito contributivo minimo richiesto dalle norme vigenti, per il diritto alla pensione di anzianità.
Come posso raggiungere i 35 anni di contributi per andare in pensione nel 2024?
Cerchiamo di renderlo ancora più semplice rispondendo al nostro lettore. Quando arriverà a 41 anni di contributi, deve controllare se di questi 41 anni 35 siano senza i figurativi prima citati. I contributi da malattia e disoccupazione rimangono fuori dal conteggio dei 35 anni pur valendo nel calcolo dei 41 anni. Anzi, a fronte di 35 anni effettivi completati, i contributi da malattia e disoccupazione possono essere anche di più e saranno ugualmente considerati.
Quali contributi figurativi rientrano nei 35 anni effettivi
Al netto dei versamenti figurativi da disoccupazione indennizzata INPS e da malattia, tutti gli altri figurativi entrano anche nel calcolo dei 35 anni effettivi. Quindi, i seguenti periodi possono essere considerati anche nel calcolo dei 35 effettivi:
- cassa integrazione;
- congedo straordinario;
- mobilità;
- servizio militare;
- maternità;
- riscatto laurea;
- riscatti vari;
- ricongiunzioni;
- versamenti volontari;
- computo;
- trattamenti speciali in agricoltura;
- maggiorazioni legge 388/2000, ipovedenti, amianto, ceramisti.
Come è evidente quindi, sono solo i contributi da disoccupazione e malattia quelli che bisogna non considerare nel computo dei 35 anni effettivi e scorporare.