All’interno dei Certificati emessi da EFG International, ne viene analizzato uno in particolare che consente di investire su 3 società del settore food-beverage.
In tal modo si dà la possibilità agli investitori di investire indirettamente su un paniere di azioni – in tema food-beverage – con un impiego di danaro limitato. Indirettamente perché, a fronte della rinuncia ad eventuali dividendi e salite dei sottostanti – ossia le azioni -, si ottiene un flusso cedolare periodico potenziale e una protezione condizionata – da eventuali discese dei sottostanti – sull’investimento fatto.
Cosa molto importante, inoltre, l’assoluta efficienza dei certificati dal punto di vista fiscale. Trattasi infatti di redditi diversi, in quanto derivati cartolarizzati, prodotto tipico utilizzato dall’investitore nella compensazione delle minusvalenze presenti nello zaino fiscale.
Informazioni quantitative sul portafoglio sottostante
In questo caso, i sottostanti del certificato di EFG International, sono rappresentati da McDonald’s (MCD) e Coca Cola (KO) quotate al NYSE e Starbucks (SBUX), quotata al NASDAQ100.
Le 3 azioni hanno il core business quasi uguale e rimangono all’interno del settore food-beverage, più precisamente nell’industria delle catene di ristoranti retail (MCD e SBUX) ed in quella dei soft drinks (KO).
Inoltre possiedono una quantità di informazione storica più che sufficiente per analizzare, su stampo quantitativo, i bilanci (ricavi, utili, FCF, vari ratios ecc) o quale sia il processo stocastico (mean reverting, momentum o random walk identificato con l’esponente di Hurst) che muove fondamentalmente il prezzo dei 3 sottostanti analizzati, potendo, ad esempio, notare eventuali cambiamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.
Sul lato processo stocastico (vengono analizzati 3 campioni di rendimenti giornalieri calcolati sui prezzi di chiusura, uno di lungo periodo, per un totale di 4096 osservazioni, uno di medio periodo di 2048 osservazioni ed uno di breve termine per un totale di 1024 osservazioni) si evince una proprietà momentum su tutti e 3 i sottostanti analizzati (tranne il lungo periodo di MCD): il sottostante che presenta con più forza questo tipo di processo è SBUX con H_4096=0,58 e sign.
Dal punto di vista fondamentale, in base alla metrica degli earning surprise, tutti e 3 i titoli sono classificati come HOLD da Zacks. Dal punto di vista del modello del Discounted Cash Flow si diverge un pò da quanto rilevato da Zacks: a KO è assegnato un HOLD con un prezzo obiettivo di 65,33 $ (+6,88% rispetto al prezzo attuale di 61,12 $); a MCD viene assegnato un BUY del +35,36% con un prezzo obiettivo di 382,88 $; anche a SBUX viene assegnato un BUY del 21,59% con un target price di 111,81 $.
Per quanto riguarda il rischio sistematico, il ß, è possibile dire questo: almeno dal 2020 in poi il comportamento non è erratico. In altre parole, i titoli non mutano natura da aggressivi a difensivi e/o viceversa (MCD e KO sono sempre stati difensivi mentre SBUX per un brevissimo periodo è stato leggermente aggressivo). Il Beta di SBUX rolling a 5 anni (usato per il calcolo del costo del capitale per calcolare il WACC come variabile del DCF) è pari su a +0,8, mentre per MCD e KO si trova rispettivamente a +0,71 e +0,64.
Completando le analisi delle caratteristiche quantitative del titolo, la volatilità implicita (per convenzione calcolata su un “forward period” di 30 giorni), è mediamente contenuta su tutti e 3 i sottostanti. Il maggior peso, comunque contenuto, è dato da SBUX con una implied volatilty di 20 punti %; a seguire troviamo MCD e KO, rispettivamente intorno al 16% e 12%. Ciò non giova molto al tandem emittente-strutturatore in termini di costruzione del certificato e di costi del pool opzionale sottostante, mentre l’investitore deve valutare: composizione sottostante del cross-asset structured product, livelli di redditività potenziale, conservatività della protezione applicata, scadenza ecc.
In ultimo, e non per importanza, il fatto che la volatilità sia mediamente contenuta è comunque bilanciata dal fatto che tutti e 3 i sottostanti elargiscono regolarmente dei dividendi atti alla strutturazione del prodotto.
Si passa ora a illustrare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo, ricavabili anche dal sito per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).
Struttura del certificato
A seguire la struttura del certificato di EFG:
- Barriera europea di protezione sul capitale pari al 60% dei valori iniziali
- Trigger cedole al 60% dei valori iniziali
- Cedole mensili condizionate dello 0,667% (massimo 8,004% annuo) sul taglio nominale, con effetto memoria
- Opzione call mensile attiva dal 4° mese (dal 05.07.2024) per il rimborso al valore nominale
- Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
- Scadenza a 3 anni
- Valore nominale unitario di 1000 Euro
- Prezzo lettera rilevato a circa 996,71 Euro – intorno alle 14:36 del 14.03.2024 –
EFG International Certificate Phoenix Memory Callable: funzionamento del payoff
Il certificato targato EFG è stato emesso il 12.03.2024 e: ha data di valutazione finale-scadenza posta al 05.03.2027 (liquidazione il 12.03.2027), è negoziato su EuroTLX (Cert-X) e ha un ha valore nominale di 1000 Euro.
Meccanismo cedolare
Il Certificato di Investimento paga cedole mensili condizionate di 6,67 Euro, nel caso in cui tutti e 3 i sottostanti non scendono oltre il trigger delle cedole, posto al 60% dei valori iniziali (in altre parole i sottostanti non devono perdere oltre il 40% del valore iniziale anche venga corrisposto il flusso reddituale).
In caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola. Tuttavia le cedole non eventualmente pagate in precedenza vengono immagazzinate in memoria e pagate insieme a quella del mese in cui si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando tutti e 3 i sottostanti risultano contemporaneamente sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.
Opzione Call
L’opzione call attiva dalla 4° data di valutazione permette all’emittente la facoltà, ma non l’obbligo, di richiamare anticipatamente il prodotto all’intero valore nominale.
Se alla prima data l’emittente richiama il prodotto il nominale più le eventuali 4 cedole. Altrimenti si passa alla data di valutazione successiva ecc.
Scadenza
A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:
- se alla data di valutazione finale tutti i sottostanti non scendono sotto la barriera europea (della stessa entità del trigger cedolare), il certificato paga il nominale più l’ultima cedola (e quelle eventualmente non pagate grazie all’effetto memoria); si ottengono quindi 36 cedole più il nominale.
- in caso contrario il certificato di investimento replica linearmente la performance del sottostante Worst Of (WO ossia con un valore finale in % più basso rispetto al relativo valore iniziale), pagando un valore pari al valore nominale del certificato moltiplicato per la performance, data dal valore finale in rapporto al valore iniziale del suddetto sottostante.
Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto la barriera durante la vita del certificato, senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.
Da notare anche la presenza dell’opzione quanto: nonostante i titoli su cui è scritto il certificato siano denominato in USD, il prodotto rimborsa sempre importi in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.
Il portafoglio sottostante e la componente lineare
La situazione attuale sui sottostanti di questo Certificato targato Vontobel è la seguente:
MCD -> valore iniziale (292,93 USD), Barriera-trigger cedola (175,758 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura del 13.03.2024 a 282,86 USD, pari al 96,56% del valore iniziale)
SBUX -> valore iniziale (91,65 USD), Barriera-trigger cedola (54,99 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 13.03.2024 a 91,61 USD, pari al 99,96% del valore iniziale)
KO -> valore iniziale (59,55 USD), Barriera-trigger cedola (35,73 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 13.03.2024 a 61,12 USD, pari al 102,64% del valore iniziale)
NB: Per ora il WO è rappresentato da MCD ed il valore attuale di KO si trova al di sopra del rispettivo valore iniziale. Inoltre, dato che il WO quota al 95,56% del valore iniziale ed il prezzo del certificato prezza alla pari si può dire che il prodotto quota con un piccolo premio sulla componente lineare.
Analisi dinamico-oggettiva
In base alle quotazioni attuali del sottostante WO del certificato, e un prezzo lettera (= di acquisto per l’investitore) di circa 996,71 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %) ceteris paribus sugli altri sottostanti:
Se il certificato non è stato richiamato anticipatamente da EFG International paga il nominale più l’ultima cedola condizionata se il sottostante WO non scende oltre il 37,86% dall’attuale quotazione. Considerando la massima redditività potenziale, il certificato pagherebbe 1240,12 Euro (il nominale più 36 cedole), con un massimo rendimento potenziale lordo a circa 3 anni del 24,42% (8,21% annualizzato) rispetto al suddetto prezzo lettera.
In caso contrario, se il WO scendesse con più forza, il certificato perderebbe, in %, un valore leggermente superiore rispetto all’investimento diretto sul sottostante WO stesso. In altre parole il certificato quota con un piccolo premio sulla componente lineare.
Codice ISIN del prodotto
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