Proroga rottamazione quater. Una rata al mese senza perdere la sanatoria (ecco come fare)

Pagare tre rate della proroga della rottamazione quater non sarà facile, ma può essere l'ultima ancora di salvataggio per molti
9 mesi fa
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Rottamazione-quater cartelle pace fiscale
Foto: Web

Il 20 marzo 2024 segna il termine ultimo per i soggetti che hanno inoltrato la richiesta di rottamazione quater per regolare le prime tre rate. Originariamente, le scadenze delle prime due rate erano fissate al 31 ottobre e al 30 novembre, mentre la terza è scaduta il 28 febbraio precedente. Una proroga per le prime due rate della rottamazione quater era stata applicata fino al 18 dicembre, e in seguito, il decreto legge n. 215/2023, denominato decreto Milleproroghe, ha introdotto la remissione in bonis, estendendo la possibilità di effettuare il pagamento fino al 20 marzo, data che coincide anche con la scadenza per la terza rata.

Considerato ciò, saldare contemporaneamente tre rate non sarà semplice, soprattutto tenendo conto che le prime due rappresentano il 20% dell’ammontare totale da sanare. È prevedibile, quindi, che numerosi contribuenti incontreranno difficoltà nel versamento delle rate.

In questa prospettiva, il nostro team di Investire Oggi è pronto a offrirti una strategia semplice ed efficace. Questa soluzione ti consentirà di regolare il pagamento delle tre rate e di richiedere una dilazione di pagamento, permettendo così di distribuire il carico finanziario in maniera più gestibile.

La proroga della rottamazione quater

L’art.3-bis del DL Milleproroghe permette a chi non ha pagato le prime rate della rottamazione delle cartelle di provvedervi entro il prossimo 20 marzo.

Nello specifico:

  • i contribuenti con istanza di pace fiscale presentata entro lo scorso 30 giugno potranno pagare le prime tre rate;
  • i residenti dei territori alluvionati (vedi allegato 1 DL 61/2013) invece potranno procedere al versamento delle prime due rate.

Per tali soggetti la proroga è riferita solo alle prime due rate, in quanto in loro favore opera a monte un differimento di tre mesi di tutti i termini legati alla sanatoria. Nei fatti, per tali contribuenti la 3° rata avrà scadenza ordinaria al 31 maggio.

In caso di pagamento omesso o parziale oppure tardivo,  verranno meno i benefici della definizione agevolata e quanto già corrisposto sarà considerato a titolo di acconto sul debito residuo.

A ogni modo, chi intende pagare  soltanto alcune delle cartelle/avvisi contenuti nella Comunicazione delle somme dovute, potrà utilizzare il servizio “ContiTu”:

ContiTu ti consente di rimodulare l’importo totale dovuto del tuo piano di Definizione agevolata e richiedere i nuovi moduli di pagamento delle rate con gli importi aggiornati, ripartiti secondo il numero di rate indicato in fase di adesione.

Detto ciò, si può ancora scegliere tra proroga della rottamazione o rateazione ordinaria.

Proroga rottamazione cartelle. Una rata al mese senza perdere la sanatoria (ecco come fare)

In premessa abbiamo accennato al fatto che pagare tre rate in unica soluzione non sarà facile. Anche considerando che le prime due sono pari al 20% del totale sanatoria. In molti saranno in difficoltà nel pagamento.

Il consiglio che possiamo dare noi di Investire Oggi, è quello di pagare con carta di credito entro il 20 marzo,  in tal modo la rata sarà addebitata sul conto di appoggio della carta solo nel mese di aprile. Inoltre, diverse app di svariati istituti di credito, permettono di rateizzare le spese fatte con la carta, pagando un tasso di interesse non troppo alto.

In tal modo l’onere complessivo potrebbe essere dilazionato in 3 o più mesi. Ciò riguarda il rapporto banca-cliente e non inficerà in alcun modo sulla validità della pace fiscale. In tal modo si rimanda la scadenza del versamento della rottamazione. Da valutare, anche se qui ci sono esperienze contrastanti (è fattibile o meno?), la possibilità di rateizzare direttamente con PayPal. Associando sempre una carta di credito.

Riassumendo…

  • Al 20 marzo scadono le prime tre rate della rottamazione delle cartelle;
  • il pagamento può essere effettuato in banca (anche con attivazione dell’addebito diretto), agli sportelli bancomat (ATM) abilitati ai servizi di pagamento Cbill, con l’internet banking, agli uffici postali/li, ecc;
  • per dilazionare il pagamento è consigliato pagare con carta di credito.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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