Scadenza 730 e modello Redditi. Le principali date da ricordare per evitare sanzioni

La riforma fiscale non ha cambiato la scadenza del 730, per il modello Redditi termini differenziati per il 2024 e il 2025
8 mesi fa
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Da 730 senza sostituto d’imposta a 730 con sostituto d’imposta: si può fare?
Foto © Pixabay

 

La riforma fiscale ha messo mano anche alla scadenza delle dichiarazione dei redditi, non del 730 ma del modello Redditi. Ci sarà un’unica scadenza che è quella del 30 settembre dell’anno successivo a quello a cui si riferiscono i redditi da dichiarare. Tuttavia, per il 2024, redditi 2023, le scadenze continueranno ad essere differenziate: il 730 rimarrà al 30 settembre mentre il modello Redditi scadrà al 15 ottobre.

Dal 2025, redditi 2024, la scadenza è per entrambi i dichiarativi al 30 settembre. Tuttavia per il modello Redditi nel 2025 e 2026, cambia la data a partire dalla quale il dichiarativo può essere presentato.

Vediamo quali sono le principali scadenze da segnare bene sul calendario sia per il 730 sia per il modello Redditi.

Le scadenze per il 730

Iniziamo con le scadenze del 730.

La riforma non ha rivisto il termine di presentazione. Dunque è confermato che il modello 730 potrà essere presentato entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello a cui si riferiscono i redditi da dichiarare. Ad esempio i redditi prodotti nel 2023, andranno dichiarati entro il prossimo 30 settembre 2024.

La scadenza del 30 settembre vale sia per il 730 ordinario che per quello precompilato. Precompilato, modello Redditi in questo caso, che sarà predisposto anche per le partite iva.

Chi presenta il 730 deve tenere bene a mente queste scadenze:

  • 30 aprile, l’Agenzia delle entrate mette a disposizione la dichiarazione dei redditi precompilata;
  • 30 giugno versamento saldo e primo acconto Irpef (tax day-1° luglio 2024 per quest’anno) oppure dal 1 al 30 luglio applicando la maggiorazione dello 0,40.

Chi  pagherà la prima rata al 1° luglio avrà le seguenti scadenze:

  • 1° luglio;
  • 16 luglio;
  • 20 agosto;
  • 16 settembre;
  • 16 ottobre;
  • 18 novembre;
  • 16 dicembre (7° rata se senza sostituto).

Ulteriori scadenza da segnare sul calendario sono:

  • il 10 ottobre, per comunicare al sostituto d’imposta di non voler effettuare il secondo o unico acconto dell’Irpef o di volerlo effettuare in misura inferiore rispetto a quello indicato nel Mod. 730 (730-3);
  • 25 ottobre, presentazione  al CAF o al professionista abilitato di un’eventuale dichiarazione 730 integrativa;
  • entro novembre, accredito della retribuzione con le trattenute delle somme dovute a titolo di acconto per l’Irpef. Se la retribuzione è insuf- ficiente per il pagamento delle imposte, la parte residua, maggiorata dell’interesse nella misura dello 0,4 per cento mensile, sarà trattenuta dalla retribuzione del mese di dicembre;
  • 10 novembre, ricezione dal Caf o dal professionista abilitato copia della dichiarazione Mod. 730 integrativo e il prospetto di liquidazione Mod. 730-3 integrativo.

Chi presenterà il 730 non dovrà dimenticare queste date.

Le scadenze per il modello Redditi. Cosa prevede la riforma fiscale?

Veniamo al modello Redditi rispetto al quale ci viene in aiuto la circolare n°8/2024 sulla riforma fiscale.

Per il 2024, redditi 2023 (vedi comma 1 dell’articolo 38 del d.lgs. n. 13 del 2024),  i termini di presentazione delle dichiarazioni dei redditi (modello “REDDITI”) sono fissati al:

  • 15 ottobre 2024, per la trasmissione telematica da parte delle persone fisiche, delle società o associazioni di cui all’articolo 5 del TUIR e dei soggetti passivi IRES con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare;
  • al quindicesimo giorno del decimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta, per la trasmissione telematica da parte dei soggetti passivi IRES con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare.

Per i redditi 2024, da dichiarare nel 2025 invece valgono le seguenti scadenze:

  • tra il 15 aprile e il 30 giugno 2025, per le persone fisiche che presentano la dichiarazione tramite un ufficio di Poste italiane S.p.a. (lettera a); 
  • tra il 15 aprile e il 30 settembre 2025, per la trasmissione telematica da parte delle persone fisiche, delle società o associazioni di cui all’articolo 5 del TUIR e dei soggetti passivi IRES con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare;
  • entro l’ultimo giorno del nono mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta, per i soggetti passivi IRES con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare.

Dall’anno successivo entreranno invece in vigore le novità della riforma (vedi art.11 D.Lgs n°1/2024).

La riforma fiscale e le dichiarazioni 2026

A decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2025, redditi 2025, dichiarazioni 2026, i termini iniziali e di scadenza di presentazione delle dichiarazioni sono seguenti:

  • tra il 1° aprile e il 30 giugno dell’anno successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta, per le persone fisiche che presentano la dichiarazione tramite un ufficio di Poste italiane S.p.a.;
  • tra il 1° aprile e il 30 settembre dell’anno successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta, per la trasmissione telematica da parte delle persone fisiche, delle società o associazioni di cui all’articolo 5 del TUIR e dei soggetti passivi IRES con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare;
  • entro l’ultimo giorno del nono mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta, per i soggetti passivi IRES con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare.

Dunque, la riforma fiscale entrerà pienamente in vigore in maniera graduale.

Riassumendo…

  • La riforma fiscale ha messo mano anche alla scadenza delle dichiarazione dei redditi;
  • la scadenza del 730 è rimasta invariata, è confermata al 30 settembre;
  • il modello Redditi 2024, redditi prodotti nel 2023, potrà essere presentato entro il 15 ottobre 2024.
  • il modello Redditi 2025, redditi prodotti nel 2024, scadrà invece al 30 settembre 2025.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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